Falso dire che i limiti concessi alla centrale Tirreno Power sono i più rigorosi in Italia Non è affatto vero quanto affermato dalla segretaria della CGIL e da altri sindacalisti secondo i quali i limiti concessi dalla commissione IPPC alla centrale Tirreno Power sono i più rigorosi in Italia…. |
…In grandi centrali a carbone come quelle di Brindisi o di Civitavecchia i limiti sono molto più rigorosi (vedi allegato):
80 mg/m3 per gli ossidi di zolfo, contro i 130 definiti dall’IPPC per Savona. 50mg/m3 per il monossido di carbonio, contro i 120 definiti dall’IPPC per Savona. I limiti vengono concessi anche in relazione alla potenza installata, all’età dei gruppi a carbone, alla densità di popolazione, e alla situazione ambientale e sanitaria (a Savona è stato riscontrato dalla Procura e dal GIP lo stato di disastro ambientale e di rarefazione lichenica).
Come mai il sindacato si chiede oggi come mai non vengono uniformati i valori di emissione concessi alle varie centrali italiane, mentre stava in silenzio prima quando alla centrale di Vado Ligure venivano concessi valori emissivi clamorosi (ad esempio 400 mg/m3 di SOX prima della concessione dell’AIA, e 390 mg/m3 dopo la concessione dell’AIA, quando il range MTD è da 20 a 200 mg/m3)?
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