I Verdi, nel ricordo del messaggio di Alex Langer…

I Verdi, nel ricordo del messaggio di Alex Langer, auspicano una ripresa efficace dei sistemi di integrazione sociale per gli immigrati.

Come ogni anno, nel mese di luglio, i Verdi savonesi ricordano Alex Langer (scomparso il 3 luglio 1995) esponente politico di formazione cristiano-sociale, ambientalista, pacifista, che nel 1986 a Finale Ligure fu co-fondatore dei Verdi italiani.

In questo 2020, iniziato con la tragedia della pandemia da virus Covid 19, tutti ormai si rendono conto di quanto le complesse implicazioni di questo avvenimento influiscano sui meccanismi migratori internazionali. I Verdi, richiamandosi al messaggio di Langer basato sul dialogo interetnico e sul rapporto tra culture diverse, quale fulcro dell’azione pacifista, ne traggono il prezioso insegnamento in opposizione all’ “internazionale sovranista”.

Proprio in questi giorni il dramma della nave “Ocean Viking” riporta in primo piano il problema dell’accoglienza degli immigrati, avvenimento che come Verdi possiamo analizzare alla luce del pensiero di Langer “costruttore di ponti”, situato alla base del nostro impegno umano e politico.

Come è noto, nel 2018 il sistema SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) accantonato da Matteo Salvini, che ha avuto l’effetto di aumentare il numero degli “irregolari” presenti in Italia (dati UNHCR-The UN Refugee Agency) ha fatto successivamente posto al SIPROIMI (Sistema di Protezione per Titolari di Protezione Internazionale e Minori stranieri non accompagnati).

Quindi il problema dell’inserimento sociale degli immigrati adulti si è notevolmente complicato, mentre nel contempo si è cercato di dare soluzione al dramma degli immigrati minori non accompagnati.

Il loro numero è rilevante e, secondo i dati del Ministero degli Interni, corrisponde a 3536 (nel 2018), 1690 (nel 2019) e 1077 (fino a questi primi giorni di luglio 2020).

Gli Enti Locali, con il nuova sistema SIPROIMI, possono utilizzare le risorse finanziarie messe a disposizione dall’attuale Governo attraverso il “Fondo Nazionale per le Politiche e i Servizi dell’Asilo”. I progetti di accoglienza, presentati sulla scorta di appositi bandi, sono sottoposti all’esame di una “Commissione di valutazione” composta da rappresentanti del Ministero dell’Interno, da un rappresentante dell’ANCI, da uno dell’UPI (Unione delle Province Italiane), da uno delle Regioni e da uno dell’ACNUR (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati ): inutile sottolineare il complicato meccanismo.

Alex Langer

Nonostante tutte le difficoltà, il 18 giugno scorso il Ministero dell’Interno è riuscito a firmare un decreto per il finanziamento di 500 progetti (170 milioni di Euro per il triennio 2020-2022).

E’ necessario specificare che questo meccanismo può essere utilizzato anche da coloro che hanno già ottenuto la protezione internazionale, ma solo i minori stranieri non accompagnati potranno fruire di specifiche misure di integrazione e inclusione sociale nel nostro Paese.

Il risultato della chiusura degli SPRAR ha fatto si che i richiedenti asilo adulti finissero in gran parte per strada o nei tanto criticati “CAS” (Centri di Accoglienza Straordinaria) dove non si fanno attività di integrazione. Chi si trova allo sbando ha come punto di riferimento solo le realtà promosse dalla Caritas che attraverso la MIND (Migration Interconnectedness Development) si fa carico di questa problematica politica di accoglienza.

Ripercorrendo l’evoluzione umana e politica di Alex Langer quale sarebbe oggi la sua azione se fosse ancora tra noi?

Scrittore, insegnante, giornalista, venne eletto rappresentante dei Verdi nel Consiglio Regionale del Trentino-Alto Adige e divenne poi parlamentare europeo Verde con l’alpinista Reinhold Messner

e insieme si impegnarono in tante azioni politiche a difesa dell’ambiente.

Colpito in modo grave da asma e depressione decise di lasciarci dopo aver scritto ”Non ce la faccio più…continuate voi in ciò che è giusto”.

Langer fu il primo presidente del gruppo Verde europeo, conobbe Don Milani e il Cardinale Loris Capovilla, il quale dopo la sua scomparsa disse: “Langer ha perseguito ostinatamente la pace e, insieme, la custodia del creato. Ha inseguito con tenacia questi ideali, ne ha fatto la sua passione di vita”.

Circa il problema migratorio nel “Decalogo per la convivenza” Alex scriveva:

“Conoscersi, parlarsi, informarsi, inter-agire: più abbiamo a che fare gli uni con gli altri, meglio ci comprenderemo. A me sembra che oggi sviluppare forme di cultura plurietniche e pluriculturali, sia una scelta difficile, per niente facile e scontata. Però credo che sia la risposta più civile, meno rassegnata e più ricca anche di prospettive positive fra le risposte che oggi in qualche modo possiamo cercare a questo proposito. Le forme alternative a questa scelta sono, a parere mio, violente; tutte. Tutte le alternative sono o di esclusione violenta, o di separazione violenta o al limite di inclusione violenta, cioè di assimilazione, di sottomissione o qualcosa del genere.
Mi sembra, e con questo sono arrivato finalmente al termine, credo che valga la pena di tentare di esplorare i valori della convivenza. Anche se so che nella situazione attuale ci saranno turbamenti di equilibrio e che questo richiederà grandi sforzi per tutti: per noi e per gli immigrati”.

Rileggendo queste parole, nel pieno dell’ondata xenofoba e populista che ci attraversa, ci rendiamo conto di aver bisogno più che mai del suo insegnamento.

Il concetto di conversione ecologica (stile di vita individuale  e trasformazione della società) è centrale nel pensiero e nell’azione di Langer. Non è con le paure e le chiusure che si risolvono i problemi. Famiglie intere fuggono dalle guerre, dalla fame, dai lager libici e centinaia di loro muoiono nel Mediterraneo. Di fronte a questa realtà non si possono chiudere i porti, erigere muri, stendere fili spinati, fomentare nazionalismi e sovranismi (la storia insegna che da loro sono sempre scaturite guerre e miseria).

L’ambientalismo di  Langer vuole essere ancora la base dell’azione dei Verdi, orientata a capire le cause delle migrazioni forzate e disperate: la mancanza d’acqua, l’inquinamento, la distruzione per sfruttamento delle risorse naturali, con le diseguaglianze e le guerre che ne conseguono.

A tanti anni dalla sua scomparsa Langer è ancora presente con il suo messaggio per un nuovo orizzonte ecologico e per una civiltà di pace.

Il portavoce dei Verdi della provincia di Savona, Gabriello Castellazzi

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