Gli investimenti cinesi nei porti europei

La Cina è presente nei porti italiani da decenni; prima con i propri traffici commerciali, poi con le proprie navi e da molto tempo anche con una presenza diretta in banchina.

La Cina è già presente con partecipazioni azionarie rilevanti ma anche di controllo nei terminal container di Zeebrugge e Anversa in Belgio, Amburgo in Germania, Bilbao e Valencia in Spagna, Marsiglia in Francia e all’imboccatura mediterranea del canale di Suez.

Dal 2009 i cinesi sono presenti nel porto greco del Pireo, dove sono concessionari  delle banchine fino al 2052 in cambio di investimenti per mezzo miliardo di euro.

Fino al 2016 sempre Cosco era socia al 50% del terminal di Napoli, che ha poi deciso di lasciare perché non consentiva l’ingresso delle navi portacontainer di ultima generazione a causa dei fondali poco profondi, degli accosti in banchina e delle gru inadatte. Destino simile era toccato al porto di Taranto, di cui la cinese Hutchison controllava il 50% del capitale ma quando il vettore marittimo taiwanese Evergreen aveva cambiato scalo, propendendo per il Pireo, per trasbordare i suoi container nel Mediterraneo, il terminal è rimasto vuoto e i cinesi sono anche in quel caso fuggiti.

Oggi la compagnia di navigazione cinese, Cosco, è nel capitale del nuovo terminal container di Vado Ligure  con una partecipazione azionaria complessiva del 49%.

Fonte  Starmag

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