Federico Berruti

Panem et circenses

ovvero Federico Berruti, l’Edmondo De Amicis di casa nostra

Ebbene sì, signor Sindaco, devo ammetterlo, mi sono per un attimo commosso leggendo la sua lettera, o articolo, pubblicata su La Stampa di lunedì 14 giugno, giorno d’esordio della nazionale di calcio italiano al mondiale in corso in Sudafrica. Da buon politico ha fatto perno sui buoni sentimenti: i ricordi della propria fanciullezza, il ricordo del proprio papà, gli occhi dei propri figli, le tappe della vita, eccetera eccetera. Complimenti. Ma lo ha scritto proprio Lei? Non qualche suo collaboratore, qualche componente il suo famoso Staff, che, ricordiamo, è pagato con soldi pubblici? Certo che le sarà costato qualche sacrificio ritagliare tra i suoi molteplici impegni il tempo necessario per produrre cotanta opera letteraria che farebbe invidia persino ad Edmondo De Amicis. Sono sicuro che, fosse tra noi, la inserirebbe nel romanzo “Cuore”, che, ricordiamo, come un diario scolastico si sviluppa da ottobre e luglio. Quindi a giugno, tra Coretti e Garrone, tra la morte di Garibaldi e quella della maestra di scuola, ci sarebbe Federico con i suoi ricordi calcistici.

Che bello!! Se lo immagina?

Ma, come le ho detto, la commozione è durata solo un attimo. Poi sono tornato alla realtà: i mondiali guardati in ufficio per problemi di fuso orario… Guardati in ufficio!! ma cosa dice signor Sindaco, chi guarda i mondiali in ufficio? Non saranno mica quei fannulloni usurpatori perditempo mangiapane a tradimento dei dipendenti comunali? Sono loro che guardano la tv in ufficio? Sono loro che navigano in internet e guardano in streming live i mondiali? Le ricordo che anche in questa edizione ci sono partite alle 14,00 e alle 16,00, quindi il pericolo sussiste!

…Lo sa che non è moralmente giusto guardare i mondiali sul posto di lavoro? In ogni caso non sarebbe un bell’esempio … lo sa l’esimio gran dott. uff. di gran Croce cav. Direttore megagalattico Filippini di ciò? Lo sa il prode Vince che mentre l’uno con brunettiano fervore mazzuola i dipendenti, l’altro li istiga a seguire i mondiali in ufficio?

E poi i mondiali dell’età adulta, quelli che tra loro racchiudono i ricordi della propria vita. Che ricordi avranno i Savonesi dei quattro anni passati tra il mondiale del 2006 e quello odierno? Ma non in generale, caro Sindaco, ma riferiti al suo mandato a Palazzo Sisto. Ne elenco solo alcuni: Giunta comunale litigiosa e confusionaria, lavori pubblici al minimo a fronte di interventi privati al massimo, viabilità caotica, rotatorie nate come funghi anche dove è palese la loro pericolosità, PUC a servizio solo di interventi di cementificazione selvaggia, fuggi fuggi dei dirigenti, cause di lavoro. Mi fermo qui, non è il mio lavoro elencare le magagne della sua amministrazione. E’ compito dell’opposizione…quale opposizione? Non lo so, nessuno l’ha ancora vista anche se si vocifera che esista.

E per finire, le chiedo che ricordo hanno di questi quattro anni i dipendenti del Comune di Savona? Si è mai posto questa domanda? Certo che no, per Lei loro sono i fannulloni usurpatori ecc. ecc, lo sappiamo. Quindi vai con il famoso giro di vite che l’esimio gran dott. uff. di gran Croce cav. Direttore megagalattico Filippini ha imposto sui dipendenti. E’ vietato telefonare, è vietato navigare in internet. Fra poco sarà vietato respirare, sarà vietato andare al bagno e chissà che altro. Tra qualche settimana una specie di Grande Fratello controllerà a distanza l’operato dei comunali, con buona pace dei diritti conquistati in anni di lotte sindacali.

Ma Lei pensa ai mondiali…Panem et circenses, dicevano gli antichi Romani, peccato che con Lei è finito anche il “panem”.

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