Elezioni a Vado –La faccia tosta del Pd, l’attivismo di Fdi e la strategia della Scarone (M5s) l’arma segreta di Gilardi

Il Pd, dopo 10 anni di amministrazioni insieme a Cambiamo di Toti e Vaccarezza, con la battuta “Non abbiamo e non vogliamo accordi col centrodestra” invece che far ridere fa piangere tutti i vadesi.
Il loro candidato sindaco, Gilardi, abbandonato da Bovero appare sempre più telecomandato dalla Giuliano ed ora anche da Arboscello.
Dal centro destra si segnala la super attività di fratelli d’Italia che cerca disperatamente di allestire una lista con esiti quasi nulli. Mentre Forza Italia e Cambiamo rimarranno fedeli alla Giuliano e quindi a Gilardi.
L’eterna Vivere Vado anche questa volta ci proverà e grazie al rigassificatore potrà avere qualche chance in più, basterebbe trovare un buon candidato. Ha già trovato come alleati Verdi e sinistra, mentre il M5s pare abbia rinunciato.
Il M5s merita un discorso a parte, dopo mesi di incontri e di progetti è saltato tutto per volontà della coordinatrice provinciale Stefania Scarone che, anziché tentare di fare una lista o sottoscrivere il progetto politico di Vivere Vado ha preferito desistere.
Contattata giorni fa da Vivere Vado ha risposto testualmente, ” a Vado non c’è NESSUNO del m5s” tradendo tutti i volontari che nei mesi scorsi si sono battuti per cercare di allestire un gruppo.
C’è malumore nel Movimento, si presenta una lista a Finale e non a Vado dove ci sarebbe molte più possibilità di far eleggere qualche rappresentante in consiglio comunale.
La strategia della Scarone appare chiara: accordo col pd ad Albisola e, in cambio, la non belligeranza col partito democratico di Vado Ligure.
Accordo che potrebbe diventare l’arma segreta di Gilardi per vincere le elezioni.

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