Restiamo esterrefatti dell’atteggiamento della minoranza in Consiglio Comunale sul taglio delle imposte locali, sia per la modalità di presentazione in Consiglio, sia per le loro dichiarazioni a posteriori.
Gli emendamenti per l’abbassamento della TARI, arrivati una manciata di ore prima della seduta, sono stati giudicati non ammissibili dagli uffici e dai revisori dei conti, in quanto privi di copertura; nella pratica i presentatori degli emendamenti hanno chiesto un taglio dell’imposta (che, per carità, tutti noi vorremmo!) senza indicare dove andrebbero presi i denari per farlo.
Il parere negativo di un ente tecnico e non politico avrebbe già dovuto affossare la pratica e invece i presentatori hanno insistito per portarne la discussione in Consiglio Comunale: se un medico giudicasse inadeguato il vostro fisico per compiere una maratona, voi la correreste lo stesso?
Tra l’altro, nel comunicato stampa, i Capigruppo si guardano bene dal dire che altri loro emendamenti sono stati ammessi e accolti dalla maggioranza!
Stupisce molto che tra i firmatari ci sia anche un’ex amministratore che quindi dovrebbe ben conoscere i meccanismi della macchina comunale.
Cosa supporre quindi? Inadeguatezza del proprio ruolo, volontà di gettare fumo negli occhi per coprire i numerosi errori del Governo, sostenuto da tre dei cinque firmatari o semplici (seppur perseveranti) errori?
Da parte della Lista Civica, comunque, resta una mano bella tesa per provare a ragionare assieme (non mandando un emendamento in giorno prima), come già successo in altre occasioni, per provare ad aiutare i commercianti, gli esercenti e tutte quelle piccole imprese che da decenni costituiscono la spina dorsale dell’economia della nostra città.
I Consiglieri e gli Assessori della Lista Civica 2.0