C’era a Cairo Montenotte un gruppo di giovani…

Un gruppo di giovinotti e un gruppo di lupachiotti.
C’era a Cairo Montenotte un gruppo di giovani, da anni al servizio delle cause del Centro Destra, forti e coesi rivendicavano, oltre all’amicizia, il titolo di eredi dell’ex Sindaco Osvaldo Chebello, perché con lui originariamente formatisi.
Chebello, quando li conobbe, ne veniva da un’esperienza pluriennale dai vertici del disfatto Partito Socialista Italiano, di cui i giovinotti ricordano vagamente il simbolo del garofano rosso, per approdare con dote elettorale al Centro Destra che da vincitore e amministratore lo accolse.
Quel governo di Cairo Montenotte nulla aveva di Centro Destra. Così oggi quei giovinotti, nel frattempo all’ombra di quella pianta cresciuti, Maurizio Briano, Roberto Abbaldo, Diego Ramognino, Marco Dogliotti, giocano finalmente da protagonisti la loro partita, finalmente in prima linea, finalmente pronti per occupare i posti che contano.

Ottima dirigenza sportiva: Vacca, Vaccarezza, Sasso Dal Verme, Ardenti, Sambin, Garra, Bonino, per restare in provincia di Savona.

Squadra quasi completata, in attesa per le rifiniture della chiusura del mercato di Primavera.

Per il Capitano, regista e leader aspettano che i “grandi”, forse intendono la proprietà, sciolgano le riserve.

 Speranza o Lambertini, ottime punte, dicono uno valga l’altro, intercambiabili.

Campionato? Quasi al fischio d’inizio. Quote scommesse, alte, altissime, si dice che tanti cittadini cairesi puntino tutto sull’unica cosa certa.

I lupacchiotti si sono venduti il campionato e hanno bruciato un sacco di giovinotti. Ma si sa, “il calcio è malato”.

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