CELLE LIGURE, FURBATE E  AMARCORD

L’ex albergo Pescetto

Nessun risultato apparente dopo esposti e accorati richiami a interventi, impegni e trasparenza… Sembra una tattica – l’ex Pescetto docet – quella della cosiddetta “pietra tirata davanti al cane” o, meglio, “cosa fatta capo ha”! Infatti: “Per intanto facciamo, poi ne parliamo…”. Una furbata! Italian style dicono oltre Manica e altrove, che ce n’è a iosa lungo tutta la penisola… E così, d’emblée, al posto del primo ‘padiglione’ delle Colonie Bergamasche, il Frizzoni’, demolito in un battibaleno, ecco la nuova costruzione: armata, gettata ed eretta in stessa velocità, che con i ponteggi tutt’intorno sembra il doppio di volume e molto più lunga verso monte… Questo frattanto che Sindaci, Giunte, Consigli, Tecnici e Assessori di Comuni, Province e Regioni si consultino e trattino la materia in contesa…e parlamentari cerchino di far sentire le loro ragioni…nostre, di noi cittadini, cellesi e çellaschi ignari, sulle cui teste, fatto il vuoto sotto, tutto demolendo, passano batterie di fortezze volanti di alti poteri a far scaricare Tir di cemento e acciaio!

Ma qualcuno ricorda? Sa che cosa ne è stato del corso ‘universitario’ della Democrazia Partecipativa dall’aprile a luglio del 2011, con ‘Lezioni nel C.S. Mezzalunga’ che ha impegnato tanta cittadinanza in pubblico dibattito (150-200 partecipanti e 299 interventi), con volonterosi iscrittisi nelle varie specialità, per separate ‘commissioni’ di studio (5 Laboratori) per le varie destinazioni realizzative dell’intero contesto? Ognuna con un docente dell’equipe del Prof. Massimo Morisi, Università di Firenze? Con tanto di ‘Primi risultati’, pubblicazione di 59 pagine e altrettante delle registrazioni degli interventi di tutti i vari protagonisti, titolari di Punta dell’Olmo Spa, rappresentanti della Curia Savonese, Sindaco, ecc., licenziata il 22.7.2011 e con rimando al 16 settembre per assemblea pubblica e apertura sportello informativo fino al 15 dicembre. In essa, appena sfogliata, si legge che “il parco pubblico non ha colpito l’immaginario collettivo… (sul quale era stato molto punta- to)…quale opportunità per una radicale riqualificazione dell’offerta e della qualità sia turistica sia residenziale a Celle…”(!?) con un passaggio critico “…il parco altro non è che una…foglia di fico per una corposa se non colossale specula- zione immobiliare, e anzi la leva di un sostanziale ricatto ad opera di un immobiliarista aggressivo e senza scrupoli…”. Che parrebbe quello che sta avvenendo, senza parco… Costo dell’operazione “partecipativa”, ampiamente divulgata come iniziativa d’avanguardia…, 100 mila Euro, 51 mila a carico del- la Curia, con tanto di party ufficiale di chiusura con tutti i protagonisti, soci della Punta dell’Olmo e autorità locali, tutti gongolanti. Sul posto, con banchetto self service di primissima qualità e libera visita con accompagnatori in tutte le pertinenze esterne: viali nella folta vegetazione mediterranea del parco, alla ricerca e vista in diretta della famosa e rara orchidea selvatica, più alpina che marina, qui la rarità, la ‘Scarpetta della Madonna’ o ‘ di Venere’, e al campetto di calcio per raduni, incontri e sfilate di bambi- ni un tempo… E al commiato lectio magistralis del predetto professore: indi reciproci complimenti e saluti…

Sembrava tutto predisposto e fatto, forti del consenso della cittadinanza, indiretto ed estorto, a valenza di alibi per futuri giudizi: una mascherata imbonitura. Pure subdola, che poteva starci se la Chiesa vi avesse tratto significati- vi risultati istituzionali, edificando una struttura, anche simbolica per il mantenimento e l’accrescimento dei principi cristiani… o una struttura di qualità per anziani nello straordinario ambiente incontaminato. Non c’era che da dare il colpo di benna: albergo di tante stelle, strutture benessere, sala riunioni di ampia capienza per eventi importanti a sopperire la mancanza da Genova ad Alassio, strutture varie di svago e rigenerazione in un ambiente di assoluta eccellenza e pure lo stagno didattico (…?) e, inevitabili, appartamenti ma in limitata quantità… Invece tutto stravolto. O meglio, tutto annullato! Dopo es- sere malamente (d’apparenza, altro non si sa) usciti dalla società i vari soci, ultima e di recente la Curia savonese con taluni risvolti che si sono letti, e passato tutto il capitale alla Spininvest, cioè ad un unico soggetto, valente imprenditore. Ed ecco, oggi, un intero padiglione tra- sformato in appartamenti di lusso!

Quello delle milanesi come sarebbe stato… e come sarà?

Beh, qualcuno dovrebbe spiegare qualcosa. O no? E pure il Sin- daco, che sì che non ha firmato lei il 10 maggio 2019 [ultimi giorni dell’Amministrazione Renato Zunino, in decadenza per le elezioni di pochi giorni dopo, il 26.5.2019, ndr] il permesso per la realizzazione di questo primo lotto, ma quale vice Sindaco non poteva certamente non sapere…!

Se poi diamo uno sguardo appena indietro, ecco il Rilevato Ferroviario – quello delle mutandine sciorinate sulla facciata del Comune, qualcuno ricorda…? – con lo strascico dell’ex Cinema Giardino, oltre ben altri: un ‘riscaldato’ passato all’operazione dell’ex Pescetto, e lì da venire… Operazione assurta a onore della cronaca, riportata nel famoso libro ‘Il partito del cemento’ del 2008.

Ma prima ancora lo sciagurato baratto delle Colonie Milanesi, da parte della Società GHV SpA, affidataria dell’operazione di trasformazione, con le Colonie di Pietra Ligure, in poco più di 20 giorni passate alla Trident Immobiliare Spa (15.6.2007 acquisizione-11.7.2007 cessione!), con business colossale, con Regione Lombardia a guardare… Le Mi- lanesi, nel bene e nel male, sono state subito trasformate in civili abitazioni, tutte vendute a privati, mentre le nostre, di Colonie, sono lì a cadere pezzo dopo pezzo. Di quel- la vicenda abbiamo scritto e denunciato, di tutto e di più, con assoluta accuratezza e precisione di dati e di dettagli titolando ‘Scatole cinesi’ o ‘Matriosche russe’ in una Galassia di oltre quaranta (40!) società! Gli articoli, contenuti nei vari numeri, sono stati inviati ad Enti ed Uffici direttamente interessati o/e preposti ai pubblici controlli, ma tutto è stato silenziato (chi, interessato, ne volesse copie, può chiederle). Progetto ‘fiore all’occhiello’ della Giunta Renato Zunino, che avrebbe qualificato il futuro di Celle e cellesi (!?), con un coro di sostenitori e operatori (Promotur in testa) già pronti a fornire i servizi di supporto a tutte le maestranze che di lì a poco sarebbero state impiegate nelle varie evariegate ristrutturazioni-riedificazioni, tra cui il famoso hotel con suite a tema e pure a ‘luci rosse’, s’è sentito…

Il “condominio” delle bergamasche in costruzione

E c’è anche qualcuno che ricorda, o (non) vuol ricordare, l’assemblea pubblica degli operatori economici locali con partecipazione di rap- presentanti sindacali provinciali e pure bancari, verso fine marzo 2013? Nella quale il Sindaco aveva annunciato che era a breve un’Assemblea straordinaria della Società GHV per i dettagli all’apertura del cantiere…? L’assemblea c’è stata, il 6.6.2013, ma di messa in liquidazione della GHV! E chi ha avuto ha

fare una piega! Muti come pesci! Del contenzioso che né è seguito s’è saputo ben poco, tra risarcimenti (minimi) al Comune e liquida- tori della società che in effetti, più che liquidata si è liquefatta… Cerino in mano, il Comune e cellesi e ritorno alla partenza, come al ‘Gioco dell’oca’. Dove siamo tutt’ora!

Ora le Colonie Milanesi sono in mano a Cassa Depositi e Prestiti. La quale, s’è letto, ha un comparto di interventi e investimenti nel settore turistico. Chissà se vi entreranno anche le nostre. Stiamo a vedere…

In tanti anni e di tante vicende non se ne è conclusa ancora una!

Quando si scriveva  del Male oscuro che da tanti anni affligge Celle …

Ottar da A Civetta

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