Celle Ligure – Bertoldi: “Vogliamo aggregare cittadini, elettori e candidati, accomunati da onestà e coraggio di cambiare strada per il bene della comunità”.

Si è appreso che la persona alla quale era stata offerta la candidatura a capo della cosiddetta lista di centro-destra ha rinunciato.

Ciò sembra avvalorare quanto ho già scritto: si è preso coscienza che l’iniziativa, se impostata per vincere, non ha assolutamente alcuna possibilità di riuscita.

I reggenti della parte avversa hanno capito da molto tempo che è obbligatorio adottare la formula della lista civica e così hanno sempre vinto; impariamo
dalla loro bravura e furbizia, senza l’eterna, testarda, convinzione di essere più bravi e soprattutto più furbi.

Noi, però, non vogliamo nemmeno fare una lista civica, intesa come un insieme che comprenda tutti; noi vogliamo fare molto di più: aggregare cittadini, elettori e candidati, accomunati da onestà, rispetto reciproco, condivisione dell’obiettivo, adesione assoluta alla legalità, coraggio di cambiare strada per il bene della comunità.

È ciò che si fa nei momenti di maggiore difficoltà; tenendo ovviamente presente l’enorme differenza di peso, può essere utile riandare con la memoria all’assemblea costituente: uomini di tutti i partiti dell’arco costituzionale hanno dato stabilità alla nuova nazione con la formulazione della costituzione e con la sua approvazione, quasi all’unanimità. Raramente, in riferimento a quell’evento, avrete sentito parlare, in contesti non storici, di costituenti comunisti o democristiani o liberali, ma sempre dei costituenti, anzi, dei padri costituenti.

Tornando a noi, se vogliamo davvero il bene del paese, dal quale, non dimentichiamolo, discende il nostro bene familiare e individuale, dobbiamo mettere in secondo piano, senza rinunciarvi, la nostra appartenenza politica e accettare di buon grado la collaborazione altrui. Nessuno potrà intestarsi la vittoria, ma se ci fosse qualche parte politica colpevole della mancata collaborazione, dovrà rendere conto dell’eventuale (o certa?) sconfitta.

Far nascere, adesso e a tutti i costi, una lista di partito vorrebbe proprio dire voler far vincere chi per troppo tempo ha già vinto. Il sospetto nei confronti degli artefici di giocare su più tavoli non sarebbe privo di ragionevoli considerazioni.

Forse non tutti hanno presente che, dal lontanissimo 1975, a guidare il paese sono sempre stati gli stessi; chi ha meno di 65 anni non ha mai visto amministrare, in età adulta, in modo diverso! Ma il modo diverso c’è, ve lo garantisco. Ora siamo giunti al limite del disastro e di questa frase vi renderò conto.
Tornando alle prime righe, non siamo più furbi, dobbiamo farci furbi!!

Luigi Bertoldi

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