Ata, scade il contratto con la cooperativa e il centro è più sporco

Due giorni fa ci eravamo posti delle domande: Che succede al rapporto tra Ata e le cooperative?
Perché il centro città non viene pulito da alcuni giorni?
Le risposte i savonesi se le aspettavano dall’assessore o dal sindaco sempre così prodighi di annunci positivi sulla pulizia della città ed invece la risposta è arrivata dall’amministratore unico di Ata sentita dalla giornalista del SecoloXIX.
Il contratto dei sette operatori ecologici della cooperativa Maris che si occupavano dello spazzamento del centro città è scaduto e non è stato rinnovato, gli operatori sono stati lasciati a casa. Il contratto non è stato rinnovato perché si voleva procedere all’assunzione diretta dei dipendenti con un contratto a tempo determinato, procedura impossibile senza l’autorizzazione del commissario giudiziale del Tribunale essendo Ata in concordato preventivo. L’autorizzazione non è ancora giunta quindi in fretta e furia è stata fatta retromarcia riaffidando lo spazzamento del centro alla cooperativa e tra qualche giorno tutto tornerà alla normalità.
A questo punto sorgono spontanee alcune domande:
Perchè  è stato deciso di  assumere direttamente il personale a tempo determinato quando era più semplice rinnovare subito il contratto di qualche mese  alla cooperativa per evitare i disagi alla città?
Possibile che nessuno abbia tenuto conto del tempo necessario per avere l’autorizzazione ad assumere?
Per le assunzioni non si poteva procedere per tempo?
Siamo certi che queste domanda rimarranno senza risposta e il maltrattamento di questa azienda non avrà mai fine.
Speriamo che nel prossimo consiglio comunale se ne sappia di più di questa vicenda e di tutte le altre che stanno martoriando Ata, c’è un’interpellanza del consigliere Orsi che chiede informazioni sull’avvio del nuovo sistema di raccolta rifiuti e servizio di igiene urbana.

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