Aschei Il sindaco naïf che lavora per “Savona città bella”

Siamo alle solite con le promesse di una politica nuova e di un mondo migliore e qualcuno che ci casca lo si trova sempre.

Il candidato sindaco Aschei, ad esempio, è già poco credibile prima di cominciare. Aschei promuove sé stesso come grande sostenitore della causa femminile, ma nella sua lista le candidate sono solo il 38%. Presenta la sua discesa in politica come aconflittuale, per realizzare qualcosa e non contro qualcuno, ma poi accusa le giunte passate di avere rovinato Savona distruggendone le bellezze architettoniche e attribuendo loro responsabilità risalenti a secoli orsono.

Egregio dott. Aschei, la politica davvero nuova sarebbe quella che indica obiettivi realizzabili e, contestualmente a questi, le strade amministrative, finanziarie, tecniche e i tempi per realizzarle. Il suo pare un elenco più o meno condivisibile che potrebbe essere contenuto in un libro dei sogni (o degli inganni?) lontano dalla concretezza della loro implementazione.

In ultimo, ma lei pensa davvero di essere il primo a tentare di dare una dimensione turistica alla città? Ricorda le aree portuali fino agli anni ’90? E Costa Crociere è piovuta dal cielo o è stata una scelta dell’amministrazione insieme alla AP? È sicuro di volere giocare con le risorse dei cittadini di tutto il Comune per abbellire la sola zona centrale a favore della sola categoria dei commercianti mentre una pandemia non ancora terminata lascia tutto il settore in una situazione di incertezza e imprevedibilità per il futuro?

Ha un piano B?

Un’ultima curiosità. Lei è laureato in sociologia o è sociologo? Se è sociologo, in quale università insegna e con quale titolo, “Relatore Docente” non esiste, come lei ben sa. O in alternativa, quali sono le sue pubblicazioni e a quale associazione sociologi risulta iscritto?

 Virginia Lupi

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