Agriturist Confagricoltura

 Una manovra da 30 miliardi che metterà in seria difficoltà 
 anche le aziende agricole e agrituristiche.

 Savona 22 dicembre 2011

“Ancora una volta chi ci governa non ha il senso della realtà e del pudore ma soprattutto è incapace di dare l’esempio del buon padre di famiglia, avendo invece la spregiudicata spudoratezza di chiedere sacrifici impossibili a chi già fatica ad andare avanti onorando i propri debiti, fatti di mutui che hanno permesso, ad esempio, di far nascere le proprie imprese agricole”.

Questa la forte denuncia politica di Cosimo Melacca presidente regionale di Agriturist Confagricoltura e capogruppo di minoranza a Rialto, paesino dell’entroterra ligure.

“Una manovra da 30 miliardi varata dal consiglio dei ministri– prosegue Melacca – “che metterà in seria difficoltà tutto il popolo italiano e quindi anche le aziende agricole e agrituristiche. Una manovra basata su tante tasse e nessuno sviluppo.

Una manovra che castiga ulteriormente il popolo e ancora una volta non fa tagli radicali ai costi della politica – denuncia Melacca – magari iniziando a tagliare radicalmente gli stipendi dei consiglieri regionali e dei parlamentari o eliminando, ad esempio, le oltre 750mila auto blu usate anche per andare allo stadio”.

“Mi auguro – aggiunge il Presidente di Agriturist Liguria -che i sindacati agricoli mettano da parte le bandiere e nell’interesse della gente si coalizzino per dare un segnale forte e chiaro a chi ci governa e ci ha governato da 50 anni a questa parte, senza ovviamente voler sottrarre ognuno di noi dal fare la propria parte. Vanno però fatte pagare le proprie responsabilità a tutti quelli che, attraverso le proprie azioni di governo, hanno fatto errori gestionali”.

“Ora – continua Melacca – si parla di incremento ai fini IMU e di nuove tasse sui fabbricati rurali che vanno dal 100 per cento al 400 per cento, mi domando con questi presupposti come un agricoltore possa sopravvivere! Forse per capire meglio bisognerebbe che coloro che deliberano le tasse in agricoltura, siano essi ministri o parlamentari, andassero a zappare dalla mattina alla sera, così capirebbero cosa vuol dire generare dal nulla economia sia agricola che turistica magari nella nostra amata Liguria”.

Secondo Cosimo Melacca, attraverso questa manovra di tassazione degli edifici rurali Monti, coadiuvato dai partiti tutti, anche quelli che per accaparrarsi futuri consensi elettorali fanno finta di dissociarsi, toglierà quasi il 15% del reddito agli agriturismi. La denuncia accorata del Presidente di Agriturist Liguria arriva a proporre che le aziende agricole rendano pubblico il loro reddito e i conti correnti propri confrontandoli, poi, con quelli dei parlamentari e sulla base del“chi ha di più” far pagare una percentuale utile a salvare il Paese.

“Mi chiedo – conclude Melacca – come possono pensare di far ripartire l’Italia se la base dei loro progetti di risanamento ha sempre il presupposto di far pagare i più deboli. Forse è il caso di licenziarli tutti, perché in tanti anni oltre a non aver mai pagato per gli errori commessi per scelte sbagliate non ci hanno mai dato il buon esempio”.

Cosimo Melacca

 

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