ABBIAMO PERSO UN TRENO, CERCHIAMO DI NON PERDERE TRENITALIA

Bisogna   riportare   le   lancette   dell’orologio indietro di oltre 10 anni,  per avere conferma di cosa significhi, per un intero quartiere di Savona, perdere il treno, o, per meglio dire, perdere Trenitalia (Gruppo ferrovie dello stato italiane).
Procediamo con ordine.
In data 23 Novembre 2011 “viene individuata in IPS la società che dovrà istruire l’operazione a cui affidare le attività propedeutiche all’acquisto e alla successiva valorizzazione dell’area, come meglio   precisato nell’allegata proposta.
La Giunta dà mandato agli Assessori Gaggero e Apicella per rispettiva competenza”. L’area in questione è la porzione di Parco Doria in fregio a Via Saredo, costituente porzione della particella 12, del Foglio 75 del N.C.T.
In data 10 Novembre  2011, infatti, a seguito della manifestazione  d’interessi dimostrata dal  Comune di Savona, veniva comunicata la disponibilità alla cessione dell’area in questione.
Il sito, di proprietà di Trenitalia, risulta avere una superficie di 8.600mq. ed il valore economico richiesto all’epoca era di 890.100 euro.
L’importo non comprendeva le spese di bonifica e di riperimetrazione dell’impianto. Ovviamente, a partire da quella data, non è stato fatto alcunché.

Considerazioni al riguardo:

All’epoca, per il Comune di Savona, sarebbe stato possibile reperire la somma richiesta per acquisire un’area strategica per il quartiere e per l’intera città.
Poco tempo dopo, la Giunta Berruti avviava lo studio per riprogettare l’intero tratto di Via Nizza, per cui i suoi componenti erano consapevoli che il restyling avrebbe comportato
la perdita di numerosi posti auto.
La creazione delle nuove aiuole, della pista ciclabile, la ridefinizione del nastro stradale, avrebbero creato ottime possibilità di riqualificazione dell’intero quartiere, ma avrebbero richiesto la contemporanea individuazione di aree nelle quali collocare  nuovi spazi per la sosta;
L’Amministrazione Caprioglio, a partire dal Giugno dell’anno 2016, otteneva il finanziamento  pubblico per realizzare l’intera opera di Via Nizza, senza gravare sul bilancio comunale, ma, al contempo,era nell’impossibilità di reperimento delle risorse interne necessarie per acquistare l’area di Via Saredo.
Rispetto al progetto iniziale, in sede di revisione parziale dello stesso, venivano comunque recuperati decine di posti auto lungo Via Nizza, ma, in ogni caso, in numero inferiore rispetto a quelli eliminati dalla progettazione.
Osservazioni finali Risulta difficile per chi, come me, ha lottato per cinque, lunghi anni, con inaudite difficoltà di bilancio, non pensare all’eredità ricevuta da “quelli di prima”, che hanno   limitato enormemente l’azione amministrativa della Giunta di cui facevo parte.
Quando le cose si potevano fare, non sono state fatte. Quando non si potevano più fare a causa di un bilancio in pre-dissesto, abbiamo subito le critiche sul perché, quelle stesse cose, non le stessimo facendo!
Insomma, una situazione kafkiana alla quale era complicatissimo fornire una risposta.

Conclusioni

Personalmente temo che l’attuale Amministrazione, anche su questa questa vicenda, stia ancora organizzando tavoli, tavolini, girotondi, dibattiti pubblici e conferenze stampa, con il conseguente rischio di vedere trascorrere le stagioni e di ritrovarci, tra cinque anni, al punto di partenza.
Per tale ragione, auspico che il Sindaco Russo non indugi oltre e si attivi  al più presto per ri-avviare la pratica di acquisizione dell’area di Via Saredo. Peraltro, suggerirei di consultare, tra i Suoi attuali Assessori e Consiglieri, coloro che, nel 2011, erano in maggioranza con il Sindaco Berruti.
Chissà che non riesca a farsi spiegare il perchè, in allora, non si fece nulla.
Nel 2011 abbiamo perso un treno, vediamo se ora, nel 2022, riusciremo a non perdere TRENITALIA

Massimo Arecco Consigliere di FdI

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