360 sfumature di verde. Arte seconda: viali, parchi e foreste urbane

Nel 2014, 36 platani di Corso Ricci vennero abbattuti per favorire la costruzione dell’Aurelia bis; a questi, nei mesi successivi, se ne aggiunse un’altra trentina…LEGGI
All’epoca, durante il mandato dell’amministrazione di un centro sinistra verde solamente a parole, a nessuno venne in mente di negoziare il drastico taglio delle piante o di far spostare gli alberi, magari a spese dell’impresa stessa, come già fece il compianto Sindaco Gervasio proprio per delle essenze di Corso Ricci o, come, più recentemente, è stato fatto nella vicina Lugano…LEGGI
A distanza di anni, per vicissitudini note a tutti, l’Aurelia Bis è ancora lontana dall’essere inaugurata e delle nuove essenze da ripiantumare “entro un anno” (e quindi nel 2015) nessuna traccia.
Dopo l’alberatura con bagolardi di Via Vittime di Brescia e Via Stalingrado voluta da Gervasio, le successive amministrazione Ruggeri e Berruti non solo non hanno incrementato il patrimonio arboreo cittadino ma lo hanno drasticamente depauperato: basti pensare a Piazza Sisto IV, Corso Italia, Piazza Giulio II, Corso Mazzini, Piazza del Popolo e Piazza delle Nazioni, passando per l’oblio della novembrina “giornata dell’albero” e per la mancata ripiantumazione dei fusti abbattuti, anche da parte di privati.
Sebbene quanto già fatto in materia dall’attuale Giunta Caprioglio, che non posso argomentare in periodo elettorale, rappresenti una netta discontinuità, occorre investire, al netto della disponibilità economica, ancora di più sulla forestazione urbana, per avere evidenti ricadute positive sul modo di vivere la città (basti pensare all’ombreggiatura delle strade in estate)
Un’idea su tutte può essere la piantumazione di opportune essenze in parcheggi soleggiati quali Piazza Aldo Moro, senza andare a discapito dei tanto agognati posti auto o la creazione di filari di alberi in vie cittadine, anche periferiche, senza dimenticarsi di ripiantare gli alberi dal lato sinistro di Corso Mazzini, che darebbero sicuramente sollievo anche acustico agli abitanti vessati dal continuo passaggio di mezzi pesanti. Parimenti si potrebbe dare continuità ai filari di lecci del tratto tra di Corso Italia tra Piazza Marconi e Via Mentana.
Ovviamente il tutto dovrebbe essere studiato con essenze caratterizzate da bassi indici di allergenicità, danni al selciato e imbrattamento suolo.
Senza la spada di Damocle del predissesto finanziario, anch’esso eredità di un centro sinistra che vuol tornare a governare con ben tre degli assessori delle passate giunte, questi semplici progetti non resterebbero nel cassetto dei sogni ma tra le scelte dettate dal buonsenso.
 Alessandro Venturelli

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