Savona città incompiuta e sconosciuta ai savonesi

Carlo Ruggeri  ha elencato tutte le cose fatte durante la sua gestione.

L’ex Sindaco di cose ne ha fatte tante, però facendo prevalere sempre le ragioni immobiliari rispetto ad elaborazioni di modelli di crescita non solo finanziarie.

Nei suoi quasi due mandati non sarebbe stato necessario passare dal che cosa fare al come fare poiché è proprio nella “disposizione delle pietre” della loro città che i cittadini possono riconoscersi stimarsi e sviluppare la vita civica.

Vediamo un po’ cosa ha lasciato da fare delle cose promesse per fare uscire Savona dall’ elenco delle città incompiute d’Italia:

Piazza del Popolo, squadra rialzo, tutta la grande operazione del grattacielo Bofill, Crescent rimasta del tutto incompiuta, infatti il secondo Crescent non è stato realizzato e tutta la zona ai piedi del Priamar, che prevedeva grande arena, giardini, passeggiata intorno al Priamar è di là da venire.

Gli Ostelli della gioventù sul Priamar e alla Stra’ sono nel libro dei sogni,

la Zona attorno al mercato civico rimasto com’era dopo i bombardamenti del 43.

La Zona ai piedi del Monturbano pare una sezione staccata del deserto del Sahara.

Sotto la centrale elettrica di Lavagnola, dopo aver fatto numerosi progetti non se n’è fatto nulla.

Il cosiddetto ponte di Villapiana previsto con delibera vincolante al fine di costruire il Gabbiano in corso Ricci e l’agenzia dell’entrate in via Alessandria, dove è finito.

La sistemazione di Miramare e del levante cittadino, con la demolizione della struttura fatiscente delle ex funivie dove è finito

….ecc ecc,  se volete andiamo  avanti

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