Potenziamento Tirreno Power

COMUNE DI QUILIANO
GRUPPO CONSILIARE PARTECIPA 
Il gruppo consiliare espressione della lista civica indipendente “PARTECIPA” in merito alla situazione determinatasi dopo la conferenza dei servizi ministeriale svoltasi il 13 luglio a Roma in merito al progetto di ampliamento e potenziamento a carbone della centrale termo – elettrica Tirreno Power di Vado – Quiliano, ritiene indispensabile precisare quanto segue….

 PREMESSO che la decisione che sta maturando consiste nell’immediata realizzazione di un nuovo gruppo a carbone da 460 MW procedendo poi alla demolizione di un gruppo esistente da 330 MW.

Dopo  di ciò si procederà alla realizzazione di un altro gruppo a carbone da 330 MW  che né sostituirà uno simile realizzando così un ampliamento effettivo a carbone che passa da una potenza esistente da 660 MW ad una futura sempre a carbone da 790 MW.

Ancora si prevede alla fine di tale procedimento (circa al nono anno da oggi) la realizzazione di un terzo gruppo sempre a carbone che porterebbe la potenza finale della centrale stessa dall’attuale di 660 MW ai futuri 1120 MW sempre totalmente a carbone, senza tenere conto dei gruppi comunque alimentati a metano.

Ora l’ampliamento a carbone che passa da 660 MW a  790 MW  praticamente certifica il fatto che se una comunità ospitante una centrale a carbone desidera un miglioramento ambientale dell’impianto lo può ottenere praticamente solo dietro l’accettazione di nuovi ampliamenti o potenziamenti.

Ancora preoccupa molto la possibilità che possa essere realizzato (al nono anno d’inizio dell’ampliamento) un nuovo terzo gruppo sempre a carbone per altri 330 MW di potenza, questa nuova realizzazione non si comprende poi se verrà realizzata  semplice in automatico come sembra far capire Tirreno Power o se la sua realizzazione potrà essere eventualmente bloccata in presenza di  situazioni di inquinamento ambientali all’epoca presenti nel comprensorio che ad oggi la regione Liguria non ha specificatamente elencato.

E’ chiaro come la previsione che fra nove anni ci sia una centrale in grado di allineare tre nuovi gruppi a carbone con una potenza di 1120 MW oltre a quelli a metano nei fatti realizzerebbe le richieste iniziali di Tirreno Power in un comprensorio fortemente abitato.

La lista civica PARTECIPA evidenzia come al di là dei maggiori investimenti e dei miglioramenti che si prevedono, emerga chiaramente il fatto che per la prima volta dal completamento della centrale (ex ENEL) si arriverà ad un effettivo e significativo ampliamento del carbone nel comprensorio di Savona, Vado e  Quiliano;  ponendo il carbone come la scelta strategica per i prossimi anni, scelta che riteniamo in prospettiva sbagliata e limitante anche per gli altri settori economici.

Ancora che sembra passare la logica del verificare le situazioni ambientali del singolo progetto (ampliamento centrale) senza tenere in adeguato conto tutto il contesto in cui tali interventi si vanno a collocare ovvero l’area urbana di Savona, Quiliano e Vado, i suoi aumentati problemi di traffico urbano e commerciale, e la futura possibile realizzazione della piattaforma di Vado Ligure con le sue inevitabili ricadute di inquinamento.

Tali logiche, dispiace dirlo, ma sembrano essere accettate dalla Regione Liguria e non sufficientemente contrastate dall’amministrazione comunale di Quiliano che pur essendo molto vicina al Partito Democratico savonese evidentemente  non è stata in grado di farsi sentire e supportare dallo stesso anche a giudicare dalle dichiarazioni rilasciate in questi giorni dai dirigenti locali del PD.

Per quanto riguarda l’importante questione dello sviluppo economico e dei posti di lavoro non possiamo che rispondere che siamo perfettamente consapevoli dell’importanza di questi temi ma che l’esperienza dimostra che interventi di questo tipo tendono a distruggere tanti posti di lavoro quanto quelli che eventualmente creeranno e che spesso bruciano altre possibilità di sviluppo sul territorio (agricoltura, ambiente, servizi) senza dimenticarsi della qualità della vita dei cittadini.

Quindi non ci resta che sperare che le nostre posizioni di forte perplessità vengano ancora appoggiate dalla maggioranza Quilianese almeno per richiedere alla regione chiare prescrizioni limitative al percorso che porta all’autorizzazione da parte del ministero all’ampliamento della centrale cercando così di ridurre il rischio della realizzazione di un terzo gruppo a carbone in presenza di ulteriori livelli di inquinamento ambientale.

Non vorremmo invece vedere una parte delle amministrazioni locali ammainare rapidamente le bandiere per dedicarsi alla più gratificante conta delle compensazioni economiche che per essere accettate devono giungere solo dopo aver compiuto e terminato un percorso di assoluta tutela ambientale del territorio e della salute dei cittadini.

 

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