Pensiero domenicale: Solite sceneggiate

In campagna elettorale il centro destra pareva un gruppo granitico che velocemente avrebbe espletato le pratiche burocratiche per gettarsi a capofitto al lavoro per aiutare il nostro paese.
Invece alla prima prova, l’elezione dei presidenti della camera e del senato sono tornati i giochetti le furbate i ricatti insomma le solite brutte figure nei confronti del Paese.

Non è servito il bel discorso della senatrice a vita Liliana Segre per toccare le coscienze di lor signori.
La caccia alla poltrona supera di gran lunga l’amor patrio.
Le sinistre hanno votato La Russa alla faccia degli inciuci e delle prese di posizione, roboanti, dei giorni scorsi a dimostrazione che il pantano in politica sta sovrastando tutto.
Forza Italia non ha partecipato al voto ma il Senatore LA Russa è stato eletto con 116 voti.
Se forza Italia non ha votato, la testimonianza è il vaffa che la seconda carica dello Stato si è beccato da Silvio, ci domandiamo da dove escono i voti per l’elezione?
Semplice dall’opposizione, o come già detto dalla sinistra.
Per cui giochetti, intrighi di palazzo continuano come se niente fosse.
Che bel clima per governare il Paese in questo difficile momento.
Un giornalista del Fatto scrisse che chi non ha partecipato al voto non ha cultura democratica, non ama il Paese.
Demagogia da bar sport chi non ama il Paese, sono loro i nominati che non perdono occasione per farci fare brutte figure. Capite perché siamo osservati speciali? Perché abbiamo una classe politica di mentecatti che all’estero ridicolizzano, anzi chi ha adoperato la retorica del voto a tutti i costi è il responsabile di questa burletta da avanspettacolo.
Sentir dire che sono persone serie e voteranno convintamente alla Camera Fontana, si commenta da solo.
Lo scranno che fu di Pertini nelle mani di Fontana è una comica che non fa ridere.
Lo ripeterò fina alla morte con questa banda di personaggi squallidi l’unico vero atto rivoluzionario era e resta non votare.
Tanto e lo dissi in tempi non sospetti non saranno queste elezioni a consegnarci una classe politica decente e in grado di governare la grave crisi economica e sociale.
Anzi ci porteranno a sbattere, tanto poi si fa la crisi di governo si fa un governo tecnico e come sempre le loro cavolate le paghiamo noi.
Mi domando fino a quando continueremo a fare il popolo bue?

Roberto Paolino

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