Pensiero domenicale: Ritorno al passato

Tutti i regimi fondano il loro potere con il manganello, la storia insegna.
Purtroppo chi pensava che “il santo manganello” (così veniva chiamato nel ventennio) fosse finito in qualche cantina coperto dalla polvere del passato si deve ricredere.
Governano le destre; una pulita una lucidatura e torna come nuovo.
Una settimana fa scrivevo che la libertà era a rischio…Puntuale la conferma;
Caricate!». L’ordine gli studenti lo hanno sentito chiaramente. Prima quello, poi le manganellate. In due fasi ravvicinate, la seconda volta con gli agenti che non si fermavano dopo averli respinti e li inseguivano nel vicolo che da piazza Dante porta a piazza dei Cavalieri. Colpi sferrati in maniera indiscriminata su minorenni in fuga. Di cosa sto parlando?
Un centinaio di studenti, partiti da piazza Dante e diretti verso piazza dei Cavalieri, a Pisa si è trovato assediato su due lati dalle forze dell’ordine. A una prima carica leggera è seguita una seconda, decisamente più dura: “Eravamo pacifici, avevamo le mani alzate racconta una ragazza a Il Corriere della Sera.
Hanno urlato “caricate”, c’è anche chi è stato colpito alle spalle, hanno aperto la testa a una 16enne e non hanno neppure fatto passare l’ambulanza per soccorrerla”. In piazza, al fianco degli studenti, c’erano anche insegnanti e presidi.
Cose inaudite indegne in uno Stato democratico.
Furiosa violenza contro ragazze e ragazzi di 15 anni.
La cosa è talmente grave che il Capo dello Stato ha dovuto intervenire: Quei manganelli contro i ragazzi esprimono un fallimento”
Le reazioni dei politici destrorsi leggi Salvini (tanto per cambiare) non solo minano l’autorità del Capo dello Stato ma è un chiaro incitamento a continuare a reprimere la libertà con furiosa violenza.
Ovviamente non potevano mancare le stupidaggini di qualche politico: Giorgio Mele che da noi in Liguria è ricordato, per aver preso i voti per entrare in parlamento, per poi sparire nel nulla, della serie prendi voti e scappa.
La proposta del vicepresidente della Camera,Giorgio Mulè, ipotizza dei corsi di formazione che insegnino agli studenti come manifestare. “È necessario pensare a dei corsi di manifestazione per i ragazzi perché quelli che sono andati a manifestare a Pisa o a Firenze sono dei giovani che probabilmente erano alla loro prima manifestazione e magari spinti da “cattivi maestri” sono andati contro il cordone della polizia.
Insomma questo fenomeno esponente di un partito delle Libertà (di farsi i fatti loro) ipotizza di trattare i nostri giovani alla stregua di scimmie ammaestrate.
Non so voi ma a me questa gente inizia a preoccuparmi, sento già nell’aria l’acre odore di spallata antidemocratica.
Svegliamoci per favore perché continuare a dormire ci mette nella triste condizione “di svegliarci una mattina e trovare l’invasor”

Roberto Paolino

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