Pensiero della domenica: Il teatrino della politica

Sicuramente mi verrà ripetuto che sono fissato con la politica che sono sfascista e non mi va bene nessuno.
Io mi limito a scrivere e descrivere, solamente le prodezze che i nostri parlamentari ci regalano tutti i giorni, insomma la mia è un attività da puro cronista.
Questa settimana devo segnalare, l’onorevole Donzelli che presumo l’aver vinto le elezioni gli abbia dato alla testa.
Non posso che esprimere piena solidarietà agli iscritti del PD per le affermazioni, davvero pesanti e fuori posto che, ripeterò fino alla nausea, non devono essere inscenate nel luogo più alto delle istituzioni, perché lor signori rappresentano i cittadini la gente seria che lavora e lotta tutti giorni.
Però sarebbe più opportuno indignarsi della situazione di drammatica povertà che tanti nostri concittadini vivono chi non arriva alla fine del mese, perché le scemenze di Donzelli e tutto il teatro conseguente dimostrano quanto i nostri rappresentanti facciano esclusivamente chiacchere di palazzo e becera propaganda.

Diventa definitiva la condanna a sei anni di carcere per l’ex senatore, Antonio D’Alì, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa inflitta nell’appello bis, a Palermo, il 21 luglio del 2021.
Questi sono fatti concreti non la piazzata volgare inscenata da Donzelli, che ricordiamo allo stesso, che il partito del senatore D’Ali è alleato di governo con il suo partito.
Chiusa le polemica riguardanti volgarità attuali parliamo di cose serie.
Chi prepara le sceneggiature delle fiction sulla mafia penso abbia enormi difficoltà in quanto la realtà supera qualsiasi fantasia delle più conosciute ,serie televisiva su cosa nostra.
Per esempio Baiardo quel personaggio che anticipa mesi prima l’arresto di Matteo Messina Denaro e che in televisione, con un linguaggio che ricorda molto una fiction televisiva minaccia Giletti.
Chi è?
Chi rappresenta?
E perché può dire certe cose impunemente? Per conto di chi parla?
Ma torniamo al sottosegretario D’Alì perché è giusto che si sappia di cosa è accusato: Più nel dettaglio, secondo l’accusa, il forzista avrebbe messo “a disposizione le proprie risorse economiche e successivamente il proprio ruolo istituzionale di senatore della Repubblica e di sottosegretario di Stato” per favorire i boss mafiosi, oltre ad avere un ruolo nel gestire illegalmente appalti di grosse opere pubbliche, è colui che fece trasferire il prefetto di Trapani perché stava arrivando a chiudere il collegamento tra cosa nostra e la politica.
E poi si ci chiede perché i cittadini sono sempre più distanti dalla politica?
Certo l’opposizione disordinata, includente di questo periodo non aiuta.
In quanto a fronte di un governo di basso profilo, abbiamo in contrapposizione una minoranza che davvero non incide e non incalza chi governa, ma al contrario fa demagogia politica e non entra mai nel merito delle cose.
Alzi la mano chi intravede lo stesso modus operandi della opposizione in regione Liguria.
Se prendessimo quattro amici al bar (cit. Paoli) e li portassimo nel consiglio regionale saprebbero mettere Toti più in difficoltà.
Dobbiamo parlare di una sanità pubblica che fa acqua da tutte le parti.
Parlare della situazione socio economica che sta drammaticamente esplodendo.
Non serve dire “tutto bene madama la marchesa” cosa che pretendono si dica, ma che i fatti dimostrano che non è così.
La vita reale che non conoscono parlamentari è drammatica, dire la benzina non è aumentata e prendere spudoratamente in giro i cittadini.
Un ultima osservazione a carattere generale: la classe dirigente, gli esperti vanno selezionati in modo serio, magari tenendo conto delle competenze e conoscenze, in quanto anni di nomine paraculate hanno ridotto questo Paese nelle condizioni pietose che stiamo vivendo.
Propongo un gioco noi Italiani chiudiamo gli occhi e voi, classe politica attuale, vi togliete dai piedi.

Roberto Paolino

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