Parla Simona Sacone, presidente di Tpl. Dal SECOLOXIX

Simona Sacone

«Razionalizzare le linee è il nostro primo obiettivo. Gli autobus di Tpl non presentano criticità particolari legate alla viabilità quotidiana: quello che serve è una riorganizzazione del servizio».

La neopresidente di Tpl, Simona Sacone, che per ora intende mantenere anche il ruolo di direttore, ha le idee chiare su una serie di punti. Sì alla pedonalizzazione di una parte del centro cittadino, cosa che può rafforzare il ruolo del trasporto pubblico. Sì anche a un intervento che rimetta in discussione i due nodi cruciali della viabilità cittadina, per il traffico dei bus ma anche delle vetture: l’incrocio della Torretta e gli ingressi e le uscite di piazza Saffi. «Su entrambi i punti vorrei lavorare, in accordo con l’amministrazione, sia in vista di un eventuale piano della mobilità, che nell’ottica della riorganizzazione delle linee -dice- Non credo, invece, che l’anello di Villapiana sia così sbagliato, ma bisognerà comunque approfondire il tema. Neppure penso che il traffico di Savona sia concitato e intollerabile, come spesso si sente dire. I ritardi più o meno significativi dei nostri autobus non sono da imputare al traffico caotico, bensì all’organizzazione delle linee, che va rivista. Fondamentale, poi, garantire il transito sulle corsie preferenziali ai bus».

Linee da ridiscutere, quindi, mettendo mano a orari e numero di passaggi.  «Sono consapevole dei disagi che ogni cambiamento d’orario determini nell’utenza – dice Sacone – ma sarà necessario intervenire in questo senso. Alcune saranno da potenziare, economizzando, al contrario, su altre.

I fondi a disposizione del trasporto pubblico sono quelli noti: non è possibile ipotizzare investimenti diversi. È necessario fare i conti con la nostra realtà ottimizzandola».

La cura per contrastare il mugugno per i ritardi e disservizi di Tpl partirà, quindi, da dentro, rielaborando il servizio. La viabilità, che non è secondo Sacone la causa delle problematiche dei bus, potrà comunque essere migliorata. Partendo da un piano del traffico. «Il piano della mobilità? Mi auguro che il Comune lo realizzi – commenta- Va, però, fatto con la massima attenzione».  A proposito della proposta del vicesindaco Massimo Arecco ha precisato: «È un lavoro che sto ancora approfondendo e che verrà tenuto in considerazione – dice Sacone – Al di là dei singoli dettagli, trovo che sia più concentrato sulla rivisitazione delle linee degli autobus che su una vera e propria rilettura della viabilità. Il percorso da seguire, a mio parere, deve essere opposto: prima l’analisi del presente. Poi le riflessioni sulle varianti. Ancora, la valutazione delle pedonalizzazioni e, infine, la riprogettazione delle linee dei bus».

Silvia Campese dal SECOLOXIX

 

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