Non c‘ è Speranza che tenga. 

In questo piano nazionale di ripresa e resilienza che prevede di investire 248 miliardi, soltanto 20 sarebbero previsti per rigestire meglio il sistema sanitario nazionale. Bisogna poi prendere in considerazione che il ministro della sanità Speranza ha fatto ricorso contro la sentenza del Tar del  Lazio, che aveva abolito l’obbligo per i medici di famiglia di rispettare le norme dell’Aifa che prevedevano la prescrizione unicamente di Tachipirina e di attenersi alla cosiddetta “ vigile attesa“.

Questa norma ha purtroppo causato un grosso numero di ricoveri di quei pazienti che a domicilio non sono stati curati ad hoc subito con i farmaci più necessari, ma soltanto con la Tachipirina e l’assurda “vigile attesa“. Poi purtroppo molti di questi malati ricoverati ormai molto aggravati non ce l’hanno fatta.

Purtroppo il ministro ha vinto il ricorso contro la sentenza del TAR, quindi si ricrea un certo caos organizzativo. Questa gestione della sanità non va bene. Comunque anche se aumentasse la cifra di miliardi per la sanità, quando c’è incertezza e confusione, non c’è Speranza che tenga!!

 Dottor Renato Giusto

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