NON BESUGHI MA LUASSI

Con i due ometti della vignetta ci autocomplimentiamo, vicendevolmente: noi, i 1650 luassi ad alta caratura, nel significato nobile dell’etimo ittico, che hanno segnato ‘si’ alla competizione elettorale, di fatto referendaria, a stoppare il proseguimento delle amministrazioni apparentemente variegate ma di stessa matrice socio-ideologica.  Abbiamo proseguito l’ambito piscatorio, contrapponendo l’esemplare guizzante, intelligente e pur vorace, per sua natura – il ‘branzino’ o ‘spigola’ – senza nulla togliere al ‘povero’ besugo (‘besugo’, italianizzato, si legge come scritto, con la ‘esse’ di ‘rosa’; “besugu” nella parlata ligure: stessa ‘esse’ di rosa e le due ’u’, alla francese o tedesca con la dieresi; voce ligure di uomo ‘sciocco, babbeo’, probabile origine spagnola; invece, di pesce: pagello, detto anche occhino o occhione, roello, e fiamma), lui altrettanto nobile, ma inconsapevole di scontare la terminologia riduttiva all’umano.

Con gli stessi presupposti del nostro amico preso a simbolo, saremo – i Cellesi tutti, non solo i con noi votanti – anche ‘voraci’ promesso nuovo andamento, ‘guizzanti’ quanto utile e valido nel proporre il proponibile, e con l’‘intelligenza’ del comprendere quanti i paletti, e addirittura pali, infissi in tanti anni e di incerta se non impossibile rimozione.

Questo per dire che non si potrà pretendere il cosiddetto classico ‘rovescio del calzino’ – il Sindaco non se ne faccia alibi… – ma stabilire rapporti diretti con i cittadini, sì: non più o troppo diretti… Quanto basta, nel loro interesse, e non a seguire impostazioni, scelte, direttive di altra politica… E non solo diritti, spesso a giustificazione e carico della collettività, bensì rapporti di pariteticità: ciascuno nel proprio ruolo, di Amministrati e Amministratori. E pure con istruzioni e indirizzi comportamentali ai funzionari dei vari uffici, reparti e servizi, a diretto contatto con il pubblico, noi Cellesi, certo nel rispetto delle specifiche attività e funzioni, ma con applicazioni e non interpretazioni delle leggi, nazionali e locali, secondo una nota famosa indicazione…

Altresì rimuovendo le dipendenze psicologiche dominanza/sudditanza– problema non da poco – incrostatesi in tanni anni. Non sfumature, ma casi singoli.

Democrazia effettiva, dunque, non a parole. E meditazione su scelte generali, se ancora ne restano, a condizionare territorio, comunità e cittadinanza per le future generazioni.

Per l’inizio, subito un po’ di look, come dice un altro Lettore, non guasta. Qualche piccolo intervento a semplice vista, qualche riassestamento di aiuole, qualche fiore…a mo’ di presentazione, che segni pure il tocco femminile.

 PiErre da A Civetta

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