Movimento cinquestelle Savona, ovvero laddove la democrazia interna non esiste più

Al pensiero di come era il m5s a Savona qualche anno fa e di come è ridotto oggi vengono i brividi. Nel partito c’è solo una nota positiva, i due bravi consiglieri Meles e Mij nel comune di Savona che, nonostante le critiche che subiscono all’interno del movimento, fanno un’ottima opposizione alla catastrofica amministrazione, il resto del movimento è completamente allo sbando.
Savona aveva anche un consigliere regionale che alle ultime lezioni si è candidato con la lista di Marco Russo, per fortuna prendendo una scopola che se la ricorderà per un po’ di anni, ora si consola facendo il sommelier.
Con 40 comuni che andranno al voto in provincia ci si aspettava fermento nel movimento per cercare di essere presente in più comuni possibili ed invece, dopo una fiammata a Vado Ligure in cui sembrava nascesse una buona lista, tutto si è fermato, si preferisce bisticciare all’interno e cercare di sbattere fuori dal movimento il Consigliere Meles, reo di aver appoggiato in provincia il leghista Canepa.

L’espulsione viene annunciata ma non viene mai attuata creando ancor più disaccordi, del resto anche l’ex consigliere regionale Melis resta iscritto dopo due anni dalla candidatura con Russo.
Il gruppo storico a Savona è sempre attivo, basterebbe mettere da parte le incomprensioni e trovare un accordo, tutto il contrario di quello che sta facendo la coordinatrice provinciale che anzi getta ancor più benzina sul fuoco.
La nota dolente per il movimento è proprio la coordinatrice Stefania Scarone che vorrebbe coordinare ma pare proprio non avere né le capacità politica  né la maggioranza. Probabilmente è per questo che da oltre un anno si rimanda l’elezione del referente territoriale (On. Traversi se ci sei batti un colpo) per non mettere in difficoltà proprio la Scarone invisa alla maggioranza dei militanti del Movimento.

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