Meles (M5s) sull’incontro dei sindaci: Non è così che si ferma il rigassificatore

Che non ci sia stato confronto preliminare lo hanno capito anche i muri, ma non è che così si ferma l’opera, sempre che i Sindaci e le loro maggioranze siano realmente contrarie.
La natura del procedimento orienta proprio a superare il confronto preliminare e portare il dibattito all’interno delle conferenze di servizi, perché le disposizioni di legge statali inquadrano i rigassificatori come opere di interesse strategico nazionale e quindi hanno un proprio iter amministrativo speciale.
Bisogna superare la questione del metodo, altrimenti non si raggiunge alcun risultato utile: per prima cosa è necessario che i comuni siano assistiti da esperti in campo giuridico-amministrativo, in campo della sicurezza impiantistica e in campo chimico-ambientale. Difatti solo con perizie e pareri che possano confutare la documentazione progettuale può esserci il margine di fermare l’impianto, sempre se questo è l’obiettivo reale dei Sindaci, e non quello di fare mera strumentalizzazione politica per ragioni elettorali.
Curiosa la presenza della Provincia nella persona del vice-presidente Niero, a parole contrario, quando il Presidente della stessa, quindi suo legale rappresentante, si è espresso a favore. Ancora una volta emerge il doppio standard applicato dal PD e dai suoi alleati in comune: hanno appoggiato il candidato totiano, hanno ottenuto in cambio la vicepresidenza, ma nonostante la forte, sempre a parole, divergenza su un tema che ha assunto rilevanza politica preminente sul territorio, non è seguita alcune crisi di maggioranza nell’ente provinciale.
Stessa storia nel nostro comune: esclusi dalla conferenza di servizi, impossibilità di presentare osservazioni al progetto entro il termine. Eppure l’appiglio per pretendere di essere parte del procedimento esiste, certo, occorreva aver incaricato i professionisti di cui sopra per avere gli elementi da mettere sul piatto ed eventualmente procedere con diffide e ricorsi nei confronti della struttura commissariale. Ma si sa, meglio non avere responsabilità per il Sindaco, è più facile cavalcare e strumentalizzare la questione. Intanto i termini decorrono.
Infine mi piacerebbe sapere quale sia questo fantomatico modello di sviluppo di cui straparlano i sindaci in questa nota: centri commerciali, palazzi e pedonalizzazioni insulse a Savona? La rendita da seconde case delle Albisole? La piattaforma portacontainer a Vado? La desertificazione industriale e l’isolamento della Valbormida? In questo quadro desolante il rigassificatore off-shore non stona affatto.
Anche perché il metodo non cambia la sostanza, che resta l’istanza di installazione di un impianto di rigassificazione galleggiante al largo delle nostre coste. E sul merito mi sembra che i Sindaci girino soltanto intorno, cercando soltanto di soffiare sul fuoco per fare i finti oppositori di Toti in vista delle elezioni regionali 2026, visto che gli elementi che portano sono oggettivamente deboli

Manuel Meles  consigliere m5s Savona da fb

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