Loano

Cosa bolle in pentola? (3) – Fatti & notizie di Loano
E’ la volta del Consigliere Mangiola: restituisce la delega a Vaccarezza
A Loano l’acqua è a gestione privata dal 1992
In sette anni le tariffe aumentate del 42%
Loano – E siamo a quattro! La maggioranza di Angelo Vaccarezza vacilla? Due dimissioni e due restituzioni di deleghe.

Il primo, gennaio 2010, il Dott. Lorenzo Gotti si è dimesso dalla carica di Presidente del Consiglio e di Consigliere comunale con la motivazione che “non condivideva la decisione presa dal Vaccarezza di rimanere in carica, come primo cittadino di Loano, fino al 2011.”

Il secondo, giugno 2010, Francesco Cenere si è dimesso da Vice Sindaco, con delega all’ Urbanistica. Motivazione non tenera e significativa: “Ho lottato dall’interno del Pdl perché si arrivasse ad un vero Partito. Ma non è mai accaduto e oggi il partito-azienda (?) sta fallendo ed ancor più succederà quando Berlusconi si dedicherà ad altro. Non ho mai creduto che un sistema non basato su una vera democrazia interna, ma solo su ordini di qualche capo o capetto locale più o meno in disgrazia (e non parlo solo della Liguria) possa avere un grande futuro. Che credibilità ha un Partito che si regge solo su persone nominate e non elette al proprio interno?”

Il terzo, luglio 2010, l’ Assessore Luca Lettieri ha restituito al Sindaco la delega alle Società Partecipate, con la seguente motivazione: “La delega in questione mi ha permesso di occuparmi e di partecipare attivamente all’attività di Sar, Ava e Ips. In ogni occasione ho seguito le indicazioni dettate da te (Angelo Vaccarezza – Ndr) circa le determinazioni da prendere per le società in questione nell’interesse dell’amministrazione comunale (?) Probabilmente il rapporto di fiducia che si è creato in 13 anni di proficua collaborazione, non è abbastanza maturo per consentirmi di venire a conoscenza delle scelte ed eventualmente condividerle, prese in seno alla Servizi Ambientali Spa, società partecipata dal nostro Ente con una quota al 46,35 per cento.”

Il quarto (per ora), agosto 2010, il Consigliere Saverio Mangiola ha restituito al Sindaco la delega per i rapporti con i cittadini, con le seguenti motivazioni: “Dopo numerose sollecitazioni all’ Assessore alle Finanze Pietro Oliva, che da sempre tiene i rapporti (?) con la San Lazzaro, concessionaria del servizio idrico di Loano, chiedendo di convocare la stessa per cercare di modificare alcune voci contenute nella convenzione e, soprattutto, per farci chiarire come si siano potuti applicare cinque aumenti di tariffa dal 2002 al 2009, per un incremento del 42,60%. Non avendo ad oggi ottenuto risposta positiva ho maturato la decisione di restituire la delega per i rapporti con i cittadini, conscio di non aver potuto svolgere quanto delegatomi dal sindaco e non essendo riuscito a spiegare ai cittadini che hanno chiesto il mio intervento su tale vicenda. Contrariamente a quanto avviene nei Comuni vicini, da noi te tariffe continuano ad aumentare senza che si abbia la possibilità di controllare la congruità dei lavori e degli investimenti. Rimanendo dell’opinione che gli ultimi aumenti sono un doppione di quelli già applicati dal 2002 al 2008, utilizzerò i diritti e le prerogative che ho come Consigliere per difendere i cittadini dagli aumenti richiesti.”

Il Vaccarezza, forse perché troppo impegnato in Provincia, silenzio assoluto sulla lettera a firma del Consigliere Mangiola.

Guarda caso, interviene invece, con un comunicato stampa, l’ Assessore al Bilancio Pietro Oliva che, fra l’altro, dichiara: “Mi pare difficile trovare spiegazioni a questa scelta, sia per la tempistica, sia per le motivazioni. Infatti, da circa due mesi si riunisce il tavolo tecnico di lavoro sull’acquedotto, primo in Italia (?), voluto dal Consiglio Comunale all’unanimità ( su proposta del gruppo consigliare lista civica “E’ LOANO” – ndr) e composto dal rappresentante dei consumatori Taboga e, oltre che da Saverio Mangiola, dai Consiglieri: Garassini, Guerra, Oliva, Sandre, oltre alla San Lazzaro SpA e dal Dirigente Dott. Vallarino. […] Voglio ricordare a Mangiola che l’Amministrazione di Loano, di cui spesso si dimentica di far parte, (?) ha ottenuto una riduzione del 5% di un aumento richiesto dal concessionario, che ha tenuto costanti contatti con la Camera di Commercio di Savona, unico organo deputato alla verifica delle richieste di aumento tariffario a livello acquedottistico (forse si è dimenticato che ha partecipato anche lui ad una riunione?)… .”

Degne di essere riportate alcune altre dichiarazioni fatte nel febbraio 2010 dallo stesso Assessore al Bilancio Oliva: “Non corretto è affermare che l’Amministrazione Comunale loanese nulla abbia detto o fatto per tutelare i cittadini. Fin dal 2005, il Comune di Loano ha approvato un regolamento del servizio di distribuzione dell’acqua potabile che tutela residenti e non, così come gli operatori commerciali. In particolare sono state apportate sostanziali modifiche al sistema di bollettazione, introducendo per tutti gli utenti il sistema del conguaglio ed eliminando la tariffa del minimo impegnato. Grazie a questa scelta (perorata dal Mangiola! – Ndr) si è introdotta una tariffa dell’acqua agevolata per i residenti [] per i non residenti, invece, c’è stata l’introduzione del conguaglio. […].” Una cosa è certa! Il consigliere Saverio Mangiola, con la restituzione della delega al Sindaco, ha dimostrato una coerenza e ritorno di dignità non comune fra i consiglieri di maggioranza. Dopo più di tre anni e mezzo di assoluto silenzio nei Consigli comunali (impostigli?) ha inteso rompere il silenzio, prima con la lettera pubblicata su Trucioli Savonesi, titolo: Una “sporca” storia che umilia Loano. Mangiola risponde su la “telenovela San Lazzaro ( leggi ) e poi con la restituzione della delega al Sindaco. Significativo che a rispondere al Mangiola sia stato l’Assessore Oliva anziché il Sindaco. Si, perché Oliva conosce vita e miracoli della San Lazzaro SpA, da sempre. Il problema della distribuzione e gestione dell’acqua a Loano, da quando è diventato Consigliere e poi pluri Assessore, è stato sempre “l’esperto per eccellenza”, la “fonte della verità” nel settore. Insomma, un super esperto. Ciò che colpisce è che nelle sue affermazioni “pro veritate”, farcite da tesi quasi denigratorie nei confronti del Mangiola, non chiariscono alcunché sulla reale “verità” della gestione acqua a Loano. E cosa più deplorevole è che non ha risposto a chiare e documentate considerazioni e domande fatte dal Mangiola nella lettera pubblicata su Trucioli Savonesi. Una premessa, il servizio venne affidato alla San Lazzario Srl nel maggio 1992, Sindaco l’ Avv. Mario Rembado e Vice Sindaco Pier Luigi Pesce.

Ecco, in sintesi, alcune considerazioni e domande fatte dal Consigliere Mangiola: “Per cercare di correre ai ripari alla fine del 1992 entro in azione in difesa degli utenti, quale responsabile locale dell’ Assoutenti e dopo ripetute uscite sui quotidiani locali e richieste di intervento sia al Comune di Loano che al difensore civico Avv. Stefano Carrara Sutour, nel 1994 riusciamo a far cambiare il regolamento, togliendo quella assurda regola e introducendo quella che l’acqua fornita ai residenti a prezzo agevolato (50% della tariffa base) tenesse conto dei componenti familiari. […] Il Comune non ha mai esercitato controlli (nella convenzione, all’art. 13 della convenzione, è prevista la possibilità del controllo da parte del Comune, sia della gestione che dell’amministrazione del servizio – Ndr).

Altra significativa considerazione: “se dopo 18 mesi dall’affidamento dell’acquedotto, a Loano non è più mancata l’acqua, pur non avendola portata da altro Comune, evidentemente nei nostri pozzi, adeguatamente drenati dall’insabbiamento, vi era disponibilità di risorsa più che sufficiente, tanto è vero che oggi la San Lazzaro ne fornisce circa 700 mila mc. a Ceriale. […] Dagli stessi pozzi il Comune di Loano emungeva 2.250 milioni di mc. di acqua; oggi ne vengono emunti 3.550 milioni di mc. a fronte di appena il 10% di aumento dei consumi.” E infine una importante domanda:Dove trovano giustificazione i 9,5 milioni di euro portati a bilancio dalla Società San Lazzaro, quale investimento strutturale, quando a fronte dei 1.550 milioni di mc. erogati dai rubinetti, ne perdiamo per strada 1,340 milioni di mc. pari all’82% delle risorse idriche?

Alle considerazioni ed, in particolare, alla sopra riportata domanda l’Assessore Pietro Oliva ha risposto? NO! Perché non ha risposto? Ha fatto e sta facendo gli interessi dei cittadini loanesi?

Gilberto Costanza

e-mail: gilberto.costanza@alice.it

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