Simona Saccone Tinelli Responsabile UGL Welfare Liguria: “L’ennesimo delitto annunciato e lo stupro evidenziano una grave e frequente sottostima del rischio, ma anche un’assenza di politiche che sappiano ridare degli obiettivi personali ed un senso alla vita umana “
luglio 29, 2022
Genova. “Marzia Bettino, vittima annunciata, invano; ragazza stuprata da minori ospiti di strutture, perchè c’è questa escalation di violenza? “ A parlare è Simona Saccone Tinelli
Responsabile ligure di UGL Welfare
“Con la Legge 19 luglio 2019, n. 69, il Legislatore ha voluto rafforzare la tutela delle vittime di maltrattamento, violenza sessuale, atti persecutori e lesioni, connessi a contesti familiari o nell’ambito di relazione di convivenza. In sostanza il provvedimento normativo definito Codice Rosso – quello richiesto dai Militari dell’Arma per Marzia – introduce modifiche rilevanti al diritto sostanziale e processuale, all’uopo di velocizzare i procedimenti e consentire l’adozione di misure di protezione a favore delle vittime. Nonostante ciò – Prosegue Simona Saccone Tinelli – assistiamo ancora a delitti la cui alea era chiaramente prevedibile giacché evidenziata dagli stessi carabinieri,
perchè? E’ palese l’avvenuta sottostima del rischio: dietro al caso numero, fascicolo, ecc ci sono persone con un contesto di vita, paure, drammi personali e sociali, contesto dal quale non si possono separare i fatti”.
“ La crescente insicurezza sociale, i molteplici fattori di frustrazione personale sono un innesco potentissimo alla violenza: queste cose chi opera fattivamente in prima linea le conosce bene e sa che non vanno prese alla leggera, è chiaro che quando gli sguardi di paura, la rabbia, le ecchimosi si trasformano in mera carta, può mancare il polso della situazione, nondimeno è importante una incisiva opera formativa di sensibilizzazione volta a creare una filiera della Giustizia interamente pronta a recepire i segnali di pericolo.”
“ Sempre in considerazione del contesto, non si deve sottostimare neppure l’eccessiva disponibilità di tempo di molti giovani privi di obiettivi di vita: cambia poco che siano immigrati o no, oggi come oggi le giovani generazioni sono state depauperate della dignità e del senso che danno alla vita sia una buona formazione – intesa non solo scolastica ma educativa in primis – sia un’occupazione vera che impegni costruttivamente mente e corpo, in carenza di ciò si espone il fianco ad un degrado, ad uno scivolamento derivante proprio dal venir meno di quel contratto sociale che è alla base della convivenza civile. Nel merito quindi dello stupro, sicuramente vanno trovate soluzioni immediate per gestire gli ospiti delle strutture, ma non sarà che una mera tamponatura nel mare magnum delle emergenze e della rincorsa alle vittime di questo esecrebile reato,se non porremo mano a politiche che educhino e tengano impegnati i giovani dando loro strumenti di vita vera” Conclude Simona Saccone Tinelli
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