Laigueglia

Laigueglia: simboli in prestito e simboli in vendita
Ogni città è identificabile da  un monumento,  da una costruzione o da un’opera d’arte, o da un qualcosa che ne diventa il simbolo…
Parigi? Tour Eiffel.
Genova? La Lanterna.
Torino? La Mole.
Alassio? Il Muretto.
Arona? Il San Carlone.
Finale? Il Castel Gavone.
Dolceacqua? Il castello dei Doria
Laigueglia? Il Bastione.
 Tutto normale si dirà.

 

L’identificabilità di una  città o di un luogo  con un   simbolo  è naturale così come dovrebbe essere naturale che i simboli siano patrimonio effettivo della collettività. Nel senso di appartenenza reale. Di fatto.

 Laigueglia è diversa, anche in questo.

 Il Bastione, simbolo del paese, addirittura utilizzato come mascotte del nostro borgo, è di proprietà di un privato. Da poco più di due anni. Sconosciuto a me. Forse ai più. Il Comune non si è attivato per far valere il diritto di prelazione per l’acquisto e allora un Mister X qualsiasi si è comprato pietra su pietra e magari quest’anno prenderà il sole sul tetto e si  farà il barbecue alla faccia di tanti laiguegliesi che avrebbero potuto visitarlo, o fruirlo, utilizzandolo per qualche manisfestazione.

 Ma non è il solo simbolo di cui  Laigueglia mena vanto e non possiede. C’è n’è un altro storicamente usato ma di proprietà, e quindi in possesso, di ricchi privati. Il santo patrono. San Matteo che viene prestato per la ricorrenza ogni anno e debitamente restituito ai proprietari, dopo l’uso.

 Sono anomalie.Ma capitano solo a Laigueglia. Dove se no? E se per il santo Patrono c’è tutta una storia consolidata ed una spiegazione, così non è per il Bastione. Per il quale non c’è spiegazione che tenga.

Ma intanto chi ce la darà mai?

 

 
Condividi

Lascia un commento