Lacrime di coccodrillo dei nostri amministratori per gli sfratti in città

Oggi il SecoloXIX riporta la notizia dell’allarme sfratti in città, 40 famiglie sono fuori casa perché non ci sono alloggi.
il Comune è in difficolta perché non ha un adeguato patrimonio immobiliare per le emergenze ed è costretto a sistemare gli sfrattati in alberghi, eppure se ci fosse la volontà qualche soluzione si potrebbe trovare.
Possibile che non si riesca, visto anche la collaborazione che il Comune ha con Arte, a trovare alloggi disponibili. Molti saranno da ristrutturare ma quando si vuole i fondi si trovano e magari per cose meno importanti.
Anche la Chiesa avrebbe molte strutture in cui si potrebbero sistemare gli sfrattati, ma negli ultimi anni preferisce dedicarsi ad operazioni immobiliari destinati alle persone benestanti.
Pure Opere Sociali ha parecchi appartamenti. Basterebbe magari venderne qualcuno e con i soldi ricavati ristrutturare quelli non a norma e metterli a disposizione degli sfrattati.
C’è poi la questione degli appartamenti affittati alle cooperative che vi sistemano gli extracomunitari (non osiamo pensare quanti per ogni appartamento… LEGGI) ricevendo dallo Stato per ognuno di loro 80 euro al giorno, appartamenti che farebbero molto comodo ai savonesi senza casa.
Il problema della mancanza di alloggi per i savonesi si è ingigantito solamente per il disinteresse dei nostri politici e dei nostri amministratori a cui poco importa della povera gente.

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