la crisi della democrazia

E’ in atto una evidente, gravissima, crisi della democrazia

Una crisi che assume in Italia caratteristiche particolari che si riflettono prima di tutto sul terreno sociale….

laddove, come dimostra il caso FIAT, si punta ad azzerare i diritti dei lavoratori, rendendo incerto il futuro e allargando il quadro di un precariato che, in tutti i settori, appare rappresentare la caratteristica portante del mondo del lavoro: mentre aumenta il numero dei disoccupati ed il fenomeno dell’emigrazione viene affrontato essenzialmente in termini di crescita del “lavoro nero”.

 

L’ANPI Provinciale di Savona ritiene proprio dovere lanciare un vero e proprio allarme sociale e civile e chiede a tutti i cittadini democratici di rendersi consapevoli del fatto che la crisi della democrazia, in Italia, si sviluppi prima di tutto sul piano culturale e all’interno di vera e propria “logica di regime” attraverso la quale agiscono le forze della maggioranza di centrodestra.

 

E’, però, nella “questione morale” che la crisi della democrazia trova il suo aspetto più importante.

 

La “questione morale”, un tema antico e ricorrente, che deve essere considerata pienamente quale “questione politica” e in quel senso va affrontata.

Oggi sembrano saldarsi, sotto questo aspetto, fenomeni particolarmente inquietanti con l’intreccio che emerge tra la ripresa di antiche associazioni segrete, come nel caso della cosiddetta P3 (filiazione dell’antica P2 di Licio Gelli: quella del documento di “Rinascita Nazionale” elaborato nel 1975 e con il quale si tracciavano le linee della controffensiva reazionaria cui abbiamo assistito nel corso di questi anni), la criminalità organizzata (è bene ricordare come il sen.Dell’Utri sia stato condannato, al secondo grado di giudizio, a sette anni per collusioni mafiose) il “classico” giro di tangenti (nelle forme più odiose, dell’elargizione di privilegi di tipo “privato” a personaggi politici : con appartamenti pagati da “qualcuno”).

 

Ed è “questione morale” anche il tentativo di bloccare le indagini della magistratura e di impedire la pubblicazione delle notizie limitando per legge il lavoro dei giudici inquirenti e dei giornalisti.

 

Il sistema politico appare bloccato ed emerge la questione di una legge elettorale che, a nostro giudizio, deve essere cambiata nel senso di garantire il rispetto della volontà degli elettori consentendo loro di scegliere i parlamentari e la rappresentanza politica; serve, inoltre, il rilancio del Parlamento e di tutte le Istituzioni completamente mortificate oggi nelle loro funzione ma anche nel fondamentale compito di espressione delle diverse sensibilità politiche, culturali, sociali del Paese.

Non servono, per un effettivo e radicale cambiamento, operazioni trasformistiche improvvisate da questo o quell’altro gruppo di potere, composto da persone pienamente corresponsabili nella costruzione della situazione di degrado della democrazia che ci allarma e che stiamo denunciando.

 

Il Comitato provinciale dell’ANPI di Savona richiama, prima di tutto, la necessità di una forte mobilitazione unitaria dal basso: sarà soltanto attraverso una forte mobilitazione e una presa di coscienza di massa che sarà possibile stimolare le forze politiche che hanno nel loro programma la difesa della Costituzione nata dalla Resistenza perché, operando al di fuori da divisioni che oggi apparirebbero perlomeno pretestuose, costruiscano urgentemente una alternativa.

Savona, Luglio/Agosto 2010                  

Sito web: www.anpisavona.it   e mail: anpisavona@alice.it   Facebook: Anpi Savona Comitato Provinciale

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