I politici prendono provvedimenti contro il calo di poltrone retribuite

Mentre sindacati e governo tentano, non sempre positivamente, di risolvere il problema della mancanza di lavoro per gli italiani c’è una categoria che fa da sé e i posti di lavoro  se li crea in proprio con una grande facilità: i POLITICI.
Il prossimo anno molti senatori e onorevoli rimarranno disoccupati per colpa di quegli “sciagurati” del M5s che hanno costretto i politici a diminuire il numero dei parlamentari.
Se non si prendono provvedimenti il prossimo anno molti onorevoli e senatori rimarranno disoccupati, ma per fortuna per conservare una  poltrona e  mantenere il  loro stipendio ai politici di professione l’inventiva non manca.
E così per prima cosa “hanno costretto” i sindaci e agli assessori comunali ad aumentarsi gli stipendi.
Da ottobre gli assessori delle provincie non saranno più i consiglieri eletti ma potranno essere scelti dall’esterno e torneranno ad essere retribuiti (da qualche mese il Presidente lo è già).
Da ottobre i Sindaci di parecchi comuni potranno fare il terzo mandato.
Nelle regioni e in molti comuni verranno introdotte nuove figure, i sottosegretari.
Insomma si cerca di tamponare l’uscita dal parlamento con altre poltrone ugualmente retribuite.
Ma del resto, poverini, per anni si sono sacrificati per noi.

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