Grande Liguria si schiera decisamente contro l’ipotesi di installare un rigassificatore a Vado Ligure.

È una mera questione di buon senso parliamo di una zona che ha già troppe presenze che anche senza il rigassificatore mettono a rischio la sicurezza dei cittadini. Davvero un nuovo rischio ambientale ed ecologico andrebbe ad impattare con quelli già esistenti sul territorio:
– due discariche a servizio sovralocale
– due stabilimenti RIR (Rischio Incidente Rilevante)
– una piattaforma container a stretto contatto con l’abitato
– una linea ferroviaria che attraversa il centro cittadino
– un cantiere per la costruzione di cassoni a servizio del porto
– container disseminati ovunque
– aree destinate alla cementificazione come parcheggio camion.
Questo elenco precisi pubblicato da VivereVado ha già dell’inquietante.
Pensiamo che aver deciso di installare a Vado un rigassificatore senza nemmeno discutere con il territorio, senza valutare i rischi della sicurezza, l’impatto ambientale, in una comunità che sta cercando di proporre una città diversa ovvero non più una discarica di situazioni ad alto rischio, ma un territorio pulito a dimensione umana.
Per fare tutto ciò come prima cosa bisogna liberarsi di una classe politica che pensa di poter gestire il territorio come fosse una loro proprietà privata, a partire dal Presidente Toti, che anche in questo caso conferma come il suo modo di governare sia personalistico pasticciato e un danno per tutta la regione.
Grande Liguria è nata per imprimere un ricambio politico in Liguria, togliendo il potere alle emanazioni centraliste dei poteri romani per restituirlo ai legittimi proprietari: i cittadini.
Quindi si schiera come sempre ha fatto dalla parte dei territori e dei cittadini appoggiando anche in modo concreto, qualsiasi iniziativa per salvaguardare il territorio e soprattutto ristabilire un sacrosanto principio: Il popolo è sovrano.

Grande Liguria

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