Grande Liguria: Non siamo un partito

Vorremmo chiarire in modo definitivo che Grande Liguria non era un partito, non è un partito non sarà mai un partito.
La nostra avventura è iniziato in un caldo pomeriggio di luglio del 2020 quando insieme ad altri amici abbiamo deciso di presentarci alle elezioni regionali,in Liguria.
Una pazzia per tanti,come fate non avete una struttura, ci vogliono molti soldi, dove trovate i candidati ecc.
Ma si sa quando dei pazzi come noi si trovano insieme una pazzia può diventare realtà.
Nucleo fondante Giacomo Chiappori ,Luigi Basso, Massimiliano Traettino e il sottoscritto.
Come prima cosa decidemmo che dopo l’esperienza della Lega mai più avremmo militato ne fondato un partito con le sue regole,che limitano la libertà di pensiero,per cui Grande Liguria doveva essere diversa,una lista civica regionale senza tessere ,senza capoccia a comandare e non avrebbe mai fatto accordi con i partiti,in quanto è chiaro a tutti che sono centri di potere lontani dai cittadini. Dopo le regionali abbiamo partecipato ad elezioni amministrative ma sempre con liste civiche espressione del territorio,e mai e sfido qualcuno a dirlo abbiamo cercato di egemonizzare, partecipando con persone vicine a noi ma che facevano parte del gruppo seguendo le regole interne con serietà e umiltà.
Per cui chi ci chiama partito ci fa incazzare.Stiamo facendo una dura traversata nel deserto per non esserlo ,e per non fare nessun tipo di accordo con i partiti o chi si fa sostenere da essi.
E con ciò chiudiamo definitivamente la possibilità di qualsiasi accordo a questa tornata amministrativa,con liste civiche partitiche.
Noi non siamo né di destra né di sinistra,noi siamo federalisti e autonomisti.
E badate bene non ci sentiamo ex Leghisti in quanto le idee cardine della Lega Nord,federalismo padroni a casa nostra ,la piramide rovesciata ove la base i cittadini,decidono il proprio destino, sono le nostre; più civici di così non si può essere.Per cui ex e chi ha tradito l’ideale leghista diventando un partito centralista di stampo destrorso,e pare che sempre più amiche e amici ancora nella Salvini Premier inizino a capire,quanto sia vera la nostra posizione.
All’inizio ci presero per provocatori rancorosi,oggi finalmente hanno capito in tanti che Grande Liguria con testardaggine coerenza ha cercato di tenere vivi i principi federalisti di Miglio e di tanti donne e uomini che hanno spostato la causa federalista.
l’organizzazione interna del movimento ricalca quella delle liste civiche ovvero uno vale uno,e si decide tutti insieme,si corre per un ideale per ridare dignità ai territori che da troppo tempo sono occupati dai partiti che sono e restano fabbriche di poltrone incarichi di sotto governo e gestiscono il territorio in modo autoritario.
Era davvero opportuno chiarire ad amici,nemici cittadine cittadini chi siamo da dove veniamo e soprattutto cosa intendiamo fare.
Qualcuno la chiama utopia,io la chiamo sogno realizzabile ,ovvero essere una pietra fondante del cambiamento,ove sono i cittadini,il popolo a decidere sempre il proprio destino e non a contare solo quando ci chiedono il voto .
Grande Liguria
Roberto Paolino.

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