Fondazione De Mari: oggi un inutile, imbarazzante carrozzone

Fondazione De Mari, sino ad oggi un centro di potere o presunto tale, che va vagando qua e là nella società savonese, vivendo alla giornata, rischiando qualche volta di andare a “sbattere”, come è già accaduto con qualcuno e  rischiando anche di più con altri, inconscio della naturale ”redde rationem” forse necessariamente imminente e non più rinviabile. Domandiamoci come si rapporta la Fondazione De Mari con i pressanti problemi di Savona: problemi economici, disoccupazione che urla, sanità bisognosa di reale sostegno, sport allo sbando privo di incisive iniziative relativi agli impianti sportivi, decine di edifici pubblici e privati inutilizzati e spesso in precarie condizioni, ecc, ecc.

La Fondazione è presente solo distribuendo a pioggia piccole o meno piccole sovvenzioni, non c’è nella sua storia recente la realizzazione o il sostegno programmati a progetti importanti che spesso si renderebbero decisivi per le sorti della comunità savonese.

La Fondazione De Mari, oggi, non è altro che il disordinato e sprovveduto elemosiniere di tanti, di troppi, succube di una incapacità manifesta ad amministrare, a guardare oltre il proprio naso non tenendo presenti i reali problemi del territorio savonese, un elemosiniere troppo spesso coinvolto nelle trame del partito trasversale.

Un colpo al cerchio e l’altro alla botte, così si vivacchia e i savonesi pagano.

 

 

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