Decrescita felice di FDI a Savona

La sentenza numerica è scoraggiante, il partito di Giorgia Meloni perde a Savona ben tre punti percentuali, dal 9,8% decresce “felicemente” al 6,8%. Non bisogna guardare alle precedenti comunali di 5 anni fa per sostenere di avere fatto un bel risultato, ma a quelli delle ultime regionali, perché state parlando di un capoluogo di provincia dove le scelte delle croci sul simbolo si spersonalizzano.

Non conta sostenere che siete passati da un consigliere a 2 forse 3 se il ballottaggio sarà favorevole, perché basta leggere i nomi dei due consiglieri, per capire che senza di loro sarebbe stata una débâcle totale. Cari vertici del partito a Savona, a Genova e Imperia, serve urgentemente un momento di riflessione.

Qualcuno l’aveva  già  evidenziato a luglio

Avanti i giovani. Meglio al prossimo giro. Una patologia savonese per FDI.


Giorgia Meloni, la leader nazionale di FDI ha da sempre avuto un occhio di riguardo per le giovani generazioni, molto semplicemente perché e da lì che arriva, dai collettivi universitari quando correvano i tempi di “Azione Giovani” e “Azione Studentesca”.

Giorgia conosce molto bene il pensiero dei giovani italiani, interpreta al meglio i bisogni dei giovanissimi e guarda alla classe dirigente e imprenditoriale italiana dei giorni nostri.

Più impegnativo è credere che nel capoluogo di provincia di Savona abbiano la stessa idea politica.

A Savona la classe dirigente di FDI non propone nulla di anagraficamente nuovo, contrariamente a quelle che sembrano le campagne promozionali di partito, ed ai numeri dei sondaggi, stentiamo ad immaginare l’imbarazzo giovanile nel scegliere a chi dare la preferenza per le prossime elezioni comunali. Probabilmente verrà votato il simbolo ma di preferenze ne conteranno poche

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