Comunicato Banchetti M5S nella provincia di Savona

In questo mese di settembre nelle maggiori cittadine della Provincia savonese, Il M5 stelle sarà presente nelle piazze e sui mercati per la raccolta firme a sostegno della petizione sul salario minimo di 9 euro l’ora.

Quello del salario minimo è una priorità per tutti, perché il lavoro povero o la mancanza di lavoro, non è degno di un Paese civile.

Il salario minimo legale esiste già in 22 Paesi europei su 27 dove ha contribuito a far aumentare gli stipendi di chi veniva pagato meno.

Introdurre una soglia minima di 9 Euro all’ora significa che se in un contratto collettivo il minimo tabellare è fissato a 11 euro l’ora questo rimarrà cosi, invece in un contratto che preveda una paga oraria di 6 o 7 Euro l’ora, essa sarà alzata a 9 Euro.

In questa occasione saranno distribuiti anche volantini informativi per sensibilizzare i cittadini sul No al progetto del rigassificatore a Vado ligure, ma che interessa tutta la rada savonese e non solo.

La scelta strategica che l’Europa ha scelto e che l’Italia ha sottoscritto è quella di arrivare al 2050

senza più le fonti fossili di carbone e gas, con il raggiungimento della neutralità climatica.

Questo implica implementare le fonti alternative di energia come il fotovoltaico e l’eolico, per rendere il nostro Paese indipendente dal punto di vista energetico.

Tutto ciò certamente non avverrà con il Progetto di questo rigassificatore che si pone in contrasto con il progetto turistico-ambientale della nostra Provincia, risulta potenzialmente pericoloso e provocherà danni all’ecosistema marino.

Stefania Scarone

Coordinatrice Provinciale M5S

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