Come in un tango: dal piano “A” come Amoretti, ai piani “B, C, D, E, F, G, H”, ed ora rispunta il piano “I” come Ilaria”

Eccomi qui, come anticipato ad inizio settimana, a commentare la “notizia delle notizie” per la nostra città: la candidata per il centrodestra, scelta direttamente dal Presidente Toti, “ri-ri-sarà” (sicuramente, forse, chissà, bò, vabbè, fate un po’ voi) la dott.ssa “contessa Serbelloni Mazzanti Vien dal mare“, Ilaria Caprioglio!

Lo ammetto, pure io, quando ho alzato la cornetta e, dall’altra parte del cavo ho ascoltato in silenzio l’anticipazione fornita, con voce stentorea, dal mio interlocutore, non sono riuscito a biascicare alcunché! Solamente dopo qualche minuto, ho iniziato a rielaborare la notizia: la dott.ssa Caprioglio, “alla fine della fine” potrebbe essere ricandidata.

Procediamo con ordine.

Eravamo partiti mesi orsono con il NIET! perentorio del consigliere regionale avv.to Bozzano, che si era schierato da subito contro l’ipotesi di una riconferma dell’attuale primo cittadino.

All’epoca si parlava ancora del dott. Canavese, sogno impossibile di tutti coloro, che amerebbero vedere assiso sul trono di palazzo Sisto “un uomo solo al comando“.

Poi era arrivata l’autocandidatura del dott. Amoretti, in realtà spinto “verso il baratro!” dalla coppia di senatori leghisti Bruzzone e Ripamonti e dal consigliere di Cambiamo avv.to Bozzano.

Tramontata tale ipotesi, per implosione autonoma, lavorando in sordina, sono stati sondati numerosi altri candidati, dai quali, però, sono pervenuti solamente dei “due di picche”.

Anche il Presidente Toti, fino a poche settimane orsono, era molto perplesso sulla ricandidatura dell’attuale primo cittadino savonese.

Per non parlare della Lega savonese (leggasi del senatore Ripamonti e dei propri adepti), che fino a pochi mesi orsono vedeva la dott.ssa Caprioglio come “fumo negli occhi” e del consigliere regionale Vaccarezza, notoriamente lontano anni luce da qualunque scelta portata avanti dalla Sindaca.

Cosa è successo, di così rivoluzionario, da avere prodotto una repentina inversione di rotta nel centrodestra?

Il Presidente Toti ha imposto una netta accelerazione al progetto nazionale per la (ri)costruzione di un nuovo contenitore di centro, dotato di respiro nazionale, in grado di raccogliere le spoglie elettorali di Forza Italia. L’imminente presentazione ufficiale di “Coraggio Italia” ha inevitabilmente fatto esplodere la competizione con la Lega salviniana.

Il recente viaggio ecumenico compiuto dai vertici padani ad Imperia, dal Sindaco (pardon Vicerè) Scaiola, ha rappresentato, in maniera plastica, come lo scontro in atto sia al “calore bianco“: nell’imperiese i consiglieri regionali eletti con il carroccio non “toccano boccia” e sono proni alle scelte ed alle decisioni prese da altri. Ragione per cui, una “pax augustea” ai confini dell’impero dovrà essere inevitabilmente stipulata tra i contendenti.

L’accelerazione sul nome della dott.ssa Caprioglio è stata una forzatura personale del Presidente Toti, fatta nei confronti del trio rappresentato dai senatori Bruzzone, Ripamonti e dall’on. Rixi.

Viene definitivamente sancito lo stop al casting leghista per la città di Savona: finora ha prodotto solo perdite di tempo e dinieghi imbarazzati da parte degli interpellati.

La soluzione alla conflittualità potrebbe essere, probabilmente, sancita concedendo in contropartita ai fratelli padani le candidature a sindaco per i comuni di Loano e, forse, Spotorno … vedremo!

Anche in questo caso, ne uscirebbe sconfitto il consigliere Vaccarezza, costretto ad abbozzare sul nome del più che probabile candidato primo cittadino loanese, il ragioniere Luca Lettieri, imposto dalla coppia (senatore) Ripamonti & Brunetto (consigliere regionale).

Però, c’è sempre un però: la Lega barcolla, ma non molla, tanto è vero che, per esempio a Loano, a “mo’ di ariete” è stata avanzata l’ipotesi di fare scendere in pista “niente di meno … niente di meno … niente e basta“, l’avv.to Alessandro Garassini (detto Chicco) con una propria lista civica.

Dietro questa brillante (ohhhh!) operazione di depistaggio e forzatura nei confronti di Vaccarezza, ovviamente si può intravedere la “manina” dei “mefistofelici” vertici leghisti.

A Savona, le quotazioni del potenziale candidato dott. Miazza sono in discesa, nonostante i “supporters stellesi e genovesi“, mentre è fugacemente apparso sulla scena, l’ulteriore, ennesimo, nominativo, questa volta “pescato” nell’ambito medico dal consigliere regionale Brunello Brunetto: il dott. Schirru.

Sinceramente, quest’ultimo nome non suscita passione ed entusiasmo tra gli addetti ai “livori”, per cui rischia di rappresentare l’ennesimo flop per i suoi proponenti.

E’ un ex primario del San Paolo, ottimo medico, ma digiuno di politica e di amministrazione.

Il nuovo aspirante candidato sarebbe già stato proposto e presentato al Presidente Toti dai “cacciatori di teste del centrodestra” (in realtà più cacciatori, che teste!): quest’ultimo, da buon padre di famiglia, pazientemente, avrebbe ascoltato l’ennesima novità, ben consapevole di avere a che fare con “figlioli” un po’ discoli, monelli, dispettosi e soprattutto, con le idee poco chiare su cosa “vorrebbero fare da grandi“.

Tanto, alla fine, sarà Lui, il Presidente, a scegliere.

Molto pragmaticamente se, alla fine, la dott.ssa Caprioglio dovesse essere rieletta, il merito sarebbe di colui che l’ha imposta, cioè Toti.

In caso contrario, se dovesse perdere da sindaco uscente … sfiga … la colpa della sconfitta sarebbe addebitata unicamente all’ex Sindaca, che, in tale caso, da Ottobre, ritornerebbe ad essere per tutti, semplicemente, Ilaria! Dal punto di vista politico, il ragionamento sarebbe ineccepibile.

Ed ora cosa succederà? Bella domanda!

Bisognerebbe chiederlo a quegli assessori dell’attuale giunta che, dal primo giorno hanno battagliato con la dott.ssa Caprioglio (pardon, con il dott. Montaldo) su decine di argomenti: ATA, pulizia della città, verde pubblico, forno crematorio, piano del traffico, direttore del teatro, direttore dei musei, gestione della cultura, tentativi di cacciarli via ad uno ad uno nel corso del mandato, ecc. ecc.

Bisognerebbe chiederlo a quei consiglieri comunali che, nonostante fossero in maggioranza, hanno chiesto al proprio Sindaco di dimettersi, o ai quali è stato chiesto di rimettere il mandato!

Bisognerebbe chiederlo ai poteri forti locali che, fino a poche settimane orsono proponevano altri desiderata per la poltrona di primo cittadino ed ora dovrebbero ingoiare il rospo di una candidatura imposta da Genova. Bisognerebbe chiederlo alla Lega savonese, che, più di tutti, progettava da anni un mutamento di rotta (a proprio vantaggio) ed ora dovrà sopportare, oppure supportare: dal cambiamento a … Cambiamo! Bisognerebbe chiederlo al PD, che, a parole è (per ora) compatto sul nome di Russo, ma, al proprio interno è dilaniato più che mai.

Le fazioni in lotta tra loro nel partito sono almeno due: da una parte c’è la vecchia guardia riunitasi intorno all’avv.to Russo, rappresentata in prevalenza dagli ex assessori della giunta Berruti e dall’altra il blocco rappresentato dal consigliere Arboscello e dalla dott.ssa Battaglia.

L’avv.to Russo per una parte del partito, non avrebbe il “pedigree” giusto: troppo cattolico, troppo moderato, troppo vicino alla curia, troppo snob, troppo schiacciato sulle posizioni di coloro che, in questi ultimi decenni, hanno gestito tutto (tutto, tutto, tutto!) in città, con i risultati che sono ben evidenti agli occhi dei savonesi.

Al ballottaggio ci sarà da ridere: a ruoli invertiti rispetto a cinque anni orsono, una parie del centrosinistra probabilmente (sicuramente!) non voterà per l’avv.to Russo, ma sceglierà l’avversario, a prescindere. Esattamente come fece il (non) rimpianto ex vice sindaco Di Tullio quando appoggiò la dott.ssa Caprioglio al ballottaggio contro la dott.ssa Battaglia.

Bisognerebbe chiederlo ai 5Stelle, o per lo meno, a quello che ne rimane di loro.

Probabilmente, nell’ottica delle scelte fatte a livello romano, saranno costretti a seguire il destino del PD, per cui al ballottaggio appoggeranno, “o lo appoggeranno a … ” Russo.

Bisognerebbe chiederlo ai cittadini, posti di fronte ad una scelta capestro: Caprioglio, o Russo? Questa è la domanda delle domande, la risposta, però, l’avremo solamente ad Ottobre del 2021. Per ora accontentiamoci di assistere al tango delle candidature.

Siamo partiti dal piano “A” come Amoretti e siamo giunti (per ora) al piano “I” come Ilaria: sarà finita la telenovela?

Forse che Si, forse che No!

Vai con il tango.

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