Cinque mesi di “Fuffa”

Anche a seguito del recente Consiglio comunale, ammetto di nutrire sempre maggiori perplessità circa le abilità amministrative dell’attuale giunta. Di seguito cercherò di esplicitare i motivi di tale personale percezione.

Durante la campagna elettorale, l’allora candidato sindaco Marco Russo era stato avvantaggiato dalla litigiosità della precedente maggioranza consigliare: spesso autolesionista, divisa al proprio interno, litigiosa e in alcuni casi addirittura gelosa del lavoro svolto dalla propria giunta, per cui i risultati ottenuti dagli allora assessori venivano sminuiti, mentre ogni manchevolezza, anche la più minuta, veniva volutamente amplificata dal fuoco amico.

In troppe occasioni, la maggioranza di allora svolgeva benissimo il ruolo di opposizione di se stessa.

È  inevitabile che tale azione di auto logoramento, alla lunga, abbia stancato e confuso gli elettori di centro destra che, infatti, ad Ottobre non sono andati a votare, oppure hanno pensato di dare fiducia al candidato del centro sinistra.

Il futuro sindaco, del resto, con una campagna elettorale durata almeno tre, lunghi, anni, aveva avuto modo di spiegare per filo e per segno tutte le proprie idee, i tanti progetti, le fantasmagoriche proposte che avrebbe messo in campo a partire dal giorno stesso in cui fosse stato eletto.

Il simbolo della sua propaganda era diventata la famosa agenda, il block notes dentro al quale, per ogni tema, erano celate le ricette che, un team di esperti, avrebbe sapientemente elaborato:

Ambiente…ce l’ho!

Green…ce l’ho!

Rifiuti…ce l’ho!

Centro di raccolta ce l’ho!

Sociale…ce l’ho!

Pnrr…ce l’ho!

Urbanistica…ce l’ho!

Mobilità…ce l’ho!

Area mercatale…ce lho!

Insomma ce l’ho, ce l’ho, ce l’ho, su ogni cosa.

Il resto è storia recente: l’avvocato Russo stravince le elezioni e si insedia a palazzo Sisto.

A partire da quel momento, però, il neo Sindaco è come se avesse perduto l’agenda, oppure, avesse scoperto che le pagine interne erano tutte bianche, vuote di contenuti e soluzioni e, tanto per fare melina e continuare a tenere desta l’attenzione, avesse deciso di proseguire i tour tra i quartieri, in un’eterna ed interminabile campagna elettorale tra la ggente, per la ggente, ad ascoltare la ggente, forse nella speranza che fosse la ggente stessa a fornirgli le idee, le soluzioni, i progetti.

Torniamo al recente consiglio comunale. I temi sollevati dall’opposizione nelle interpellanze presentate sono stati molteplici e variegati, a partire dalla costituzione della New.co per Ata, al degrado di piazza delle Nazioni, alla passeggiata di Via Nizza, alle barriere autostradali nel quartiere della Rusca, all’utilizzo degli oneri per il Crescent 2, al Pnrr, agli accampamenti di tende sotto al Priamar, ecc. ecc.

Su tutti gli argomenti proposti, le risposte fornite dagli assessori competenti sono state generiche, a volte confuse, sempre attendiste e mai risolutive dei problemi sollevati.

La mia personale impressione è che questi cinque mesi rappresentino il prologo della rappresentazione a cui assisteremo per l’intera durata del mandato amministrativo.

Fortuna che l’attuale amministrazione può contare sulle palanche e sulle progettualità ereditate. L’unico auspicio che mi sento di fare è: “va bene concludere poco, ma almeno speriamo che, tra cinque anni, non debba insediarsi una nuova amministrazione il cui scopo principale sia quello di rimettere nuovamente in ordine dei conti in profondo rosso”.

Al Sig. Sindaco auguro di ritrovare al più presto il suo mitologico taccuino, nella speranza che qualche nuovo progetto possa finalmente partire (per lo meno entro il 2026).

Suggerisco infine un nome da attribuire alla fantomatica agenda: “Smemoranda”.

  Massimo Arecco Consigliere comunale di Fdi

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