Abbiamo appreso da un giornale online che una parte del centrodestra vuole ad ogni costo presentare una propria lista, con l’evidente, innegabile, inevitabile, conseguenza che i soliti noti, che hanno già iniziato a sorridere compiaciuti, governeranno ancora incontrastati per almeno dieci anni.
È diritto di tutti presentare una lista per partecipare alle elezioni e questo non può essere oggetto di contestazioni, ma è riprovevole che si presenti una candidatura dicendo di voler vincere quando i pluridecennali fatti precedenti dicono inequivocabilmente che, così, si farà vincere il candidato avversario. Possibile che, nel centrodestra, nessuno dica agli artefici di questa sciagurata iniziativa di recedere una buona volta dal proposito?
Ricordo quanto avvenne nell’ormai lontano 2009 quando, nell’imminenza del voto, si tenne nel locale dell’Alborada, sul lungomare, una affollatissima riunione pubblica e la generalità dei convenuti, in gran parte di estrazione di centrosinistra, scongiurò il candidato del centrodestra di recedere (qualcuno pianse chiedendoglielo! – chi c’era lo ricorderà certamente) ma tutto fu inutile e Zunino vinse per ben pochi voti.
Fu estremamente significativo e avrebbe dovuto costituire ammaestramento: per raddrizzare il timone della barca una parte del centrosinistra era disposta a collaborare con una parte degli elettori del centrodestra (si sa che una parte del centrodestra di Celle, non molto rilevante ma sufficiente allo scopo, ha sempre votato per Renato Zunino; qualcuno di loro aveva addirittura affisso dei manifesti con l’invito a votarlo).
Vogliamo ripeterci ancora una volta? Una ennesima volta?
Cari concittadini se è questo ciò che volete e se la lista comparirà non possiamo far altro che dirvi: ARRANGIATEVI e ognuno pensi a se stesso, non prima, però, che il sottoscritto mantenga la propria promessa di chiarirvi qualcosa, così da raggiungere il risultato, almeno, di mettere in crisi qualche coscienza (politica) ancora attiva.
Luigi Bertoldi
