Chi pensa di essere un leader politico per mantenere quel poco di potere che si è conquistato in genere si circonda di yes man e di collaboratori non molto avveduti politicamente tenendoli a bada con qualche promessa.
Spesso, però, la scelta di questi collaboratori fedelissimi espone il leader, o meglio chi pensa di esserlo, a gran brutte figure.
A Savona il caso dei sinti alla Fontanassa è un esempio eclatante.
Un gruppo di consiglieri non tutti leghisti ma legati al senatore Ripamonti, (Venturino, Marabotto ecc) spingono per una commissione d’indagine sulla situazione del campo nomadi e la “costituzionalista” Segretaria del partito attacca la Sindaco.
Il “Povero” Ripamonti non si è ancora reso conto che l’indagine gli si rivolterà contro nonostante glielo abbiano ricordato i 3 fuoriusciti dalla lega…l’allora assessore Ripamonti nonostante la relazione dei vigili del fuoco considerò politicamente sconveniente per la sua campagna elettorale mettere in sicurezza il campo nomadi.