CALA CRAVIEU. Il Porticciolo Turistico di Celle Ligure

Perché ‘cravieu’ , con apparente derivazione da ‘crava’ , capra?

https://www.calacravieu.it

Si narra che anticamente, prima dei tagli della roccia per ottenere un passaggio a terra ed evitare i trasporti in barche, passaggio divenuto l’attuale Via Aurelia con la costruzione di muraglioni, in quella zona vi fosse un ampio lembo erboso dove i pescatori-contadini vi mandassero a brucare le capre. Di lì possibilmente il nome. Di altronon si sa.
Si sa però che i detti muraglioni ‘pescavano’, avevano base, in mare con un discreto fondale. Ma con la discarica dei materiali di autostrada e ferrovia a monte, che Celle si era intelligentemente accaparrata, nella zona dell’attuale porticciolo s’era creata un’ampia spianata protesa nel mare dove ci giocavano a calcio e a bocce. Poi ci ha pensato il mare a prendersi quello che voleva, con le sue immancabili mareggiate, in parte a beneficio della spiaggia del paese, residuando solo l’area del ristorante, quelle comuni e dell’alaggio.
Il porticciolo si può dire creatura da idea del compianto Ing. Piergiorgio Torriglia, appassionato di mare e velista solitario, portata avanti con persistenza sino a farlo inserire tra le opere da realizzare dal Comune, con la personalità ed esperienza di Assessore ai Lavori Pubblici.
Idea condivisa da un gruppetto di altrettanto appassionati di mare, costituendo l’embrione dell’attuale cooperativa: tra cui il Geom. Giulio Minuto che fu tra i fondatori e, fino a che le sue condizioni di salute glielo hanno permesso, partecipe della ricostruzione dopo la mareggiata del 2018, e il Rag. Benedetto Ratto, questi poi ritiratosi, anch’essi defunti e Assessori Comunali, ai Lavori Pubblici e ai Tributi, in tempi diversi.
Il porticciolo è stato realizzato a fine anni ’90 dall’omonoma Società Cooperativa ‘Cala Cravieu’ che lo gestisce tutt’ora e lo ha fatto rinascere dopo la grave distruzione della mareggiata dell’ottobre 2018. Enormi i danni a struttura portante, diga e scogliera e aree comuni, 16 barche affondate e 17 danneggiate.
Tre anni e mezzo di lavori e 2 milioni e 100 mila Euro di Gli effetti della mareggiata spesa, di cui parte coperti dall’assicurazione (Cala Cravieu era uno dei pochissimi porti italiani coperto da tale eventi sia per le strutture e sia per le imbarcazioni) e dai ristori regionali, ed il 28.4.2022 il porticciolo è stato inaugurato alla presenza delle autorità locali, provinciali e regionali. Da allora è perfettamente funzionante, con due banchine, 80 posti in acqua di cui 8 per natanti in transito, e ca. 130 post a terra, ricevendo il riconoscimento di Bandiera Blu Approdi come ogni anno dal 2007 e fregiato nel 2023 anche con il Blue Marina Awards (in Liguria solo due porti turistici l’hanno meritato).
Alcuni dati per diportisti e non: bingresso a nord-est e difficoltà con mare mosso, anche in uscita / fari e fanali verde e rosso all’entrata /fondo marino sabbioso e fondali in banchina 2 m. / barche lunghezza massima 8 m. e larghezza 2,75 m. / area attrezzata per varo e alaggio imbarcazioni carrellate fino a
6 m. / aperto tutto l’anno, accesso ai disabili / piazzetta attrezzata con tavolini e ombrelloni con possibilità di utilizzo per feste private / organizzazione di manifestazioni estive / divieti: di balneazione, di pesca sportiva e campeggio /rade più vicine: Varazze e Savona.

 Ultime:  ‘CALA CRAVIEU’ SALVA!
La mareggiata di quest’anno, fortunatamente è stata di minore intensità di quella di fine ottobre del 2018 e non ha recato gravi danni distruttivi, eccetto qualche struttura sulla spiaggia e gli allagamenti ai negozi e locali del centro storico. Con notevole riduzione di sabbia a ponente e ampio trasporto quasi a coprire l’ansa del molo, perché le onde, di corrente e non di vento, venivano in lieve obliquo da quella direzione. Per questo il Porticciolo di Cravieu, appena rimesso in piena efficienza con inaugurazione ad aprile 2022 dopo tre anni e mezzo di lavori, è stato alquanto protetto dalla punta della Madonnetta, prendendo le onde di striscio e non d’impatto diretto. Non solo ma le nuove tecniche costruttive (innalzamento della diga, allungamento della scogliera e i 400 pali da 15 metri a sostegno di diga e banchina) hannore so l’approdo comunque più solido.

PiErre  da A Civetta

Condividi

Lascia un commento