Dalla seduta della prima commissione del 13 aprile e dal consiglio del 22 aprile è passato un concetto molto, molto preoccupante per le casse comunali e molto, molto offensivo per i contribuenti onesti: non pagando la Tari difficilmente si rischia una sanzione. Un’opinione fatta notare anche i consiglieri della minoranza durante la dura battaglia consigliare per l’approvazione delle nuove tariffe Tari.
Dopo la premessa che per legge, secondo noi ingiusta, i crediti insoluti della Tari devono essere ridistribuiti a tutti i cittadini virtuosi (quest’anno i savonesi ne pagheranno solo una parte 840.000 euro su un totale di 2.800.000 euro), durante la Prima commissione l’assessore al bilancio Auxilia ha dichiarato:
È più facile recuperare le cartelle dell’Imu perché sotto l’Imu c’è un immobile di proprietà sulla Tari non sempre c’è un immobile di proprietà, lo stesso per gli utenti che hanno un’attività commerciale su cui si può agire, ma se vado ad aggredire un soggetto che paga la Tari in virtù di un contratto di locazione e questo non ha niente è difficile andarli a recuperare. E’ pleonastico, la Tari è un’imposta che più facilmente sfugge alla riscossione per questi motivi che sono obiettivi.
Una dichiarazione, anche se veritiera, che forse sarebbe stato opportuno non fare.
Ci si dimentica che per chi ha l’ISEE minimo esistono delle agevolazioni sulla tassa dei rifiuti quindi ad evadere la Tari non possono essere solo coloro che non possiedono nulla per questo motivo qualche manovra si può tentare per recuperare la Tari evasa.
Al neo assessore Auxilia e alla consigliera Ferrando che ha ripetuto gli stessi concetti dell’assessore vogliamo ricordare che il suo predecessore, Silvano Montaldo, la lotta contro gli evasori l’aveva impostata e qualche risultato l’aveva ottenuto, recuperando migliaia e migliaia di euro dagli evasori, tra cui addirittura alcuni consiglieri della sua maggioranza
Chiaramente, fare pagare gli evasori ha un costo…elettorale, fa perdere consenso!
