Alassio

Mentre a Loano si dà per scontata la vittoria del PDL, secondo l’istituto di ricerca SWG, attivo dal 1981 e specializzato in sondaggi on line, Alassio è in bilico. A rendere problematica una nuova vittoria di Melgrati (pardon di Luca Villani, il candidato “ufficiale” come ironizzano i maligni) è la spaccatura dell’elettorato di centrodestra che si “spalmerà” su tre liste (Villani appunto, Galtieri ed in misura minore su Avogadro. Mentre la Lista del giovane comunista Jan Casella non è in grado di lottare per la vittoria).
Le criticità della lista guidata da Villani vanno ricercate, secondo SWG, nella scarsa popolarità del candidato sindaco e nell’alto numero degli indecisi. Galtieri e Avogadro hanno un profilo moderato che consente loro di erodere voti alla lista PDL-Lega. Galtieri riscuote consensi soprattutto nell’elettorato femminile e nella fascia di età compresa tra i 18 ed i 45 anni. L’ex leghista, sostenuto dal PD, Avogadro sembra invece piu’ gradito tra i seniores, forse memori dei suoi precedenti mandati da Sindaco. Stando al rilevamento, a pesare sull’esito elettorale saranno,come detto, gli indecisi che ad oggi sono oltre il 25%. Il crollo dei consensi del centrodestra si potrebbe spiegare anche con il non esaltante bilancio dell’ultima Amministrazione Melgrati (Depuratore e Teatro non realizzati, Cantieri interminabili, Cinema e discoteche chiuse etc…). In effetti Alassio negli ultimi anni ha perso un po’ di appeal.
Presenze turistiche in calo, Cementificazione selvaggia, alberghi trasformati in seconde case, movida in crisi per via della sparizione di locali storici come U Brecche, Le Vele, La Capannina. C’è poi “l’effetto Zavaroni“. L’ex Assessore PDL passato con la lista Avogadro capace da sola di spostare 400/500 voti. Sarà dura per Luca Villani, percepito come una sorta di “Melgrati mascherato”, risalire la china insomma. Tra l’altro, i molti esclusi del PDL (Invernizzi, Salvo, Calò, Esposito) minacciano ritorsioni elettorali (Invernizzi ha già dichiarato che appoggerà Avogadro, Esposito e Calò potrebbero essere reclutati da Galtieri) e le new entries della Lista Villani (Bignami, Anedda, Esposto) non paiono in grado di smuovere molti voti.
L’impressione è che Villani per incarnare davvero il cambiamento avrebbe dovuto avere il coraggio (e la forza) di escludere dalla sua Lista candidati come Melgrati e Zioni (da 20 anni in comune). Con la loro ingombrante presenza sarà molto difficile passare per il nuovo che avanza e bloccare l’emorragia di delusi verso altre liste…
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