2 appunti… Cari candidati date qualche numero, così da farci capire che qualcosa lo avete studiato per davvero!

Qualunque programma pluriennale di governo di qualsiasi soggetto, enti locali inclusi, deve tener conto della situazione di bilancio in essere e dei suoi sviluppi futuri. l’Italia è ai primi posti nella classifica del debito pubblico, ma è molto indietro per quanto concerne il PIL pro capite, quindi l’argomento è importante e delicato.
Nei vari programmi presentati in questi giorni di campagna elettorale l’argomento bilancio è quasi sempre assente, e quando non è assente viene trattato solo marginalmente, soprattutto senza fornire un solo numero!
A leggere questi programmi pare che qualunque azione di governo possa dipendere solo dalla volontà di chi governa l’ente, indipendentemente dalle risorse disponibili. Ma se l’ente in questione fosse già pesantemente indebitato, e non fosse in grado di sostenere i costi di gestione corrente in essere, il programma elettorale sarebbe solo propaganda priva di ogni sostanza.
In parole povere, se un ente non è stato in grado, negli ultimi vent’anni, di dare un po’ di antiruggine e di vernice alla recinzione dei giardinetti, come potrà di pensare di realizzare un qualunque programma di “riqualificazione” e di “rilancio” della zona? Anche rifacendo ex novo tutto con i famosi “fondi europei”, quale sarebbe il futuro senza le adeguate risorse per la manutenzione? E poi perché l’Europa dovrebbe regalare soldi ad enti che hanno dimostrato di non saper fare le più elementari azioni di gestione ordinaria?
Cari candidati, potreste dimostrare agli elettori di aver fatto un minimo di analisi di bilancio per l’ente che dite di voler andare a governare meglio di chiunque altro, e senz’altro meglio di “quelli di prima”? I bilanci degli enti sono pubblici, i dati statistici non mancano, quindi non serve neppure entrare negli uffici comunali per avere informazioni.
Forza, dateci una prova che i percorsi di rilancio & riqualificazione, l’ascolto dei cittadini, la valorizzazione del territorio, la tutela dei più deboli, la salvaguardia dell’economia e dell’imprenditoria locale, l’inclusione, l’ecologia, il turismo, ecc. ecc. hanno anche una base progettuale vera, e non sono solo chiacchiere fatte con il metodo del copia&incolla.
Dimostrateci di aver fatto una attenta analisi dei bilanci dell’ente e dell’evoluzione dell’economia locale, così da rendere credibili le varie azioni contenute nei vostri programmi.
Insomma, date qualche numero, così da farci capire che qualcosa lo avete studiato per davvero!

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