Elezioni – Salvini “si rispettano le regole”

Elezioni – Salvini “si rispettano le regole”

 

Per i dirigenti leghisti parrebbe che l’Italia sia un paese in cui non si rispettano le regole e dove queste regole innanzitutto sono violate dagli immigrati.

Inoltre sembrerebbe che agli immigrati siano concessi più diritti rispetto agli italiani, per i leghisti e più in generale per i partiti della destra sociale vi è anche il problema che la troppa immigrazione determini una vera e propria sostituzione della “razza” italiana con altre etnie.

Nell’intervista del 4 febbraio 2018 per il programma di La7 Non è l’Arena, condotto da Massimo Giletti, il segretario della Lega Nord Matteo Salvini esprime il suo pensiero “Nell’Italia che io ho in testa ed ambisco a governare, se gli italiani mi daranno fiducia, chiaro che non sparisce il crimine, non diventiamo tutti più belli, ricchi, simpatici, intelligenti, però si rispettano le regole e se non hai il permesso di soggiorno e se vivi spacciando droga torni a casa tua in un quarto d’ora……puoi essere bianco giallo nero rosso verde c’è bisogno di rispetto delle regole.”

Il leader leghista sembrerebbe dimenticarsi che dietro all’immigrazione si facciano anche
 dei profitti. Come riporta l’articolo del Fatto Quotidiano del 18 marzo 2017 l’assessore con delega alla sicurezza di Cividale (Friuli Venezia Giulia) Elia Miani (Lega Nord), titolare di una piccola impresa edile avrebbe incassato 4mila euro per un corso di formazione per immigrati.
 
Altro caso è quello dell’ex leghista della prima ora Roberto Bernardelli, imprenditore alberghiero, candidato per la Lega Nord al Comune di Milano nel 2016 (capolista Salvini), che ha venduto un motel ad una società il cui oggetto sociale è «l’organizzazione e la gestione di tutti i servizi di accoglienza nei centri per rifugiati, richiedenti asilo, centri per cittadini stranieri». (il Sole 24 ore 2 giugno 2016)

Gli antichi dicevano “Pecunia non olet”, per i leghisti l’antico detto si potrebbe tradurre oggi con il denaro non ha colore.

Se il vero problema fosse quello della sostituzione della “razza” italiana con altre etnie bisognerebbe allora facilitare la vita degli italiani con figli.

Viste le polemiche che si sono avute all’inizio dell’anno scolastico 2017-2018, per i continui aumenti delle tariffe e le carenze di posti negli asili a Savona, l’amministrazione savonese a guida leghista non sembrerebbe essere in grado di portare avanti i propri programmi. Per il Sindaco Ilaria Caprioglio, la colpa sarà da attribuirsi al buco di bilancio ed ai derivati lasciati dalle precedenti amministrazioni.

 

Nel consiglio comunale del 5 febbraio 2018 è attesa la discussione di una mozione dei 5 Stelle che prevede che sia ritirata l’ordinanza “anti pipi” dei cani e che venga data migliore sistemazione alle aree canine in città.

Il problema dei cani sarà sicuramente importante per quei cittadini che ne posseggono uno, ma a Savona ci sono anche altri problemi forse più rilevanti che dovrebbero essere affrontati, evidentemente le opposizioni si sono ingenuamente fatte trascinare sul caso dei cani dalla furba maggioranza di centrodestra.

In un precedente articolo si è fatto notare il pessimo stato di manutenzione del manto di asfalto dell’ormai quasi totalità delle strade cittadine che potrebbe determinare anche problemi di sicurezza per chi usa mezzi a due ruote, la città è sporca, ma non solo per i cani, il problema sopra accennato della carenza di posti e degli aumenti delle rette degli asili, se si vuole preservare la “razza italica”.

Per quanto riguarda il mantra del segretario della Lega Nord Matteo Salvini “puoi essere bianco giallo nero rosso verde c’è bisogno di rispetto delle regole”, sarebbe interessante capire come ciò si inserisce nella nota vicenda del consigliere Alda DALLAGLIO capogruppo della Lega Nord nel consiglio comunale nella giunta guidata dal sindaco Ilaria Caprioglio. La Dallaglio tramite le società Elge a lei riconducibile, sarebbe in debito verso il comune di circa 14mila euro da ormai diversi anni.

 
Dallaglio – Caprioglio

Ai comuni cittadini si chiedono aumenti di rette, tariffe e balzelli vari anche per risanare le disastrate casse dell’amministrazione comunale, mentre ad un componente della stessa amministrazione verrebbe consentito di mantenere un debito verso il comune nel cui consiglio siede.

Per coerenza verso i propri elettori, sul bisogno di rispetto delle regole, la Lega Nord ed il Sindaco Caprioglio dovrebbero dare delle risposte prima delle elezioni, e per altrettanta coerenza le opposizioni dovrebbero incalzare la furba maggioranza a guida leghista.

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