I patti devono essere osservati (ma non a Savona)

Area di crisi complessa
I patti devono essere osservati (ma non a Savona)
 
 
L’articolo pubblicato domenica 18 sulla Stampa …LEGGI…riporta nuovamente l’attenzione sulla situazione di crisi e di incertezza lavorativa che sta attraversando la provincia di Savona. L’attenzione questa volta è focalizzata sullo stabilimento Bombardier di Vado Ligure.
Questi comunicati stampa per ricordare la grave situazione occupazionale, si ripropongono periodicamente per le varie aziende, fino al de profundis finale per quelle meno fortunate (l’ingiunzione di fallimento per Mondomarine è l’ultimo caso). 
Ripercorrendo brevemente gli avvenimenti …
di questi ultimi mesi, occorre ricordare che le rappresentanze sindacali savonesi sono riuscite a strappare molte promesse di interessamento verso la difficile situazione di crisi occupazionale che sta investendo la nostra provincia, da parte della politica ai più alti livelli.

Lo scorso 25 settembre il Presidente della Repubblica Mattarella in visita a Savona per le celebrazioni in onore di Sandro Pertini ad una delegazione sindacale ha dichiarato “Mi occuperò personalmente della situazione di Savona” (Repubblica 25 settembre 2016)….LEGGI

Come fa notare IVG, tra il Presidente Mattarella ed i rappresentanti dei lavoratori vi era un certo distacco “L’incontro si è svolto all’esterno del Palazzo della Sibilla alla fortezza del Priamar e fa seguito ad una richiesta che circa un mese fa i lavoratori delle tre aziende (Bombardier, Piaggio Aerospace, Tirreno Power NdR) avevano chiesto al presidente della Repubblica. In alternativa, i lavoratori avevano chiesto di poter esporre uno striscione al momento dell’arrivo di Mattarella, ma anche questa ipotesi è stata rifiutata per questioni legate al cerimoniale del Quirinale. Lo staff di Mattarella, comunque, ha ricevuto una relazione del prefetto contente un prospetto generale circa la situazione occupazionale del savonese.”

Analoghe assicurazioni elargite dall’ex Presidente del Consiglio Renzi in occasione della visita a Savona, lo scorso 26 novembre, per la campagna per il sostegno al SI del referendum costituzionale del 4 dicembre 2016….LEGGI 

Sono del 13 aprile le parole pronunciate in occasione della campagna per le primarie del PD dal Presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano (ex dirigente CGIL) “Consultare al più presto, subito dopo Pasqua, i ministri Graziano Del Rio, Trasporti e infrastrutture e Carlo Calenda, sviluppo economico per fare il punto su Bombardier e Piaggio per dare il via a dei tavoli cui partecipino anche i dirigenti delle due società.”

Ed ancora “A noi il protezionismo non piace ma se lo praticano gli altri ovvero europei come noi, francesi o inglesi, allora dobbiamo rispondere. Se le commesse che potrebbe ottenere Bombardier sono destinate all’Italia, allora le produzioni relative vanno fatte in Italia”….LEGGI

Tirreno Power nel frattempo aveva tirato le cuoia.

La Pasqua 2017 è passata, ma le notizie, su cosa si sia effettivamente concretizzato di tutte queste promesse, sono molto scarse.

L’impegno profuso dai sindacati savonesi per incontrare i vari rappresentanti della politica è notevole, politica che molto spesso è anche della stessa parte o provenienza, e che quindi dovrebbe avere a cuore il tema del lavoro e della sua mancanza, occorre però sottolineare la difficoltà a trasformare in fatti concreti tutta questa moltitudine di impegni.

Il mestiere dei politici, specialmente in campagna elettorale, è quello di elargire promesse, spetta poi ai destinatari degli impegni attuare tutte quelle azioni per fare sì che le parole si traducano in atti concreti.

Ai lavoratori savonesi ed ai loro rappresentanti manca evidentemente quest’ultima qualità.

In occasione della cerimonia inaugurale del nuovo stabilimento Ansaldo Energia a Genova Cornigliano tenutasi lo scorso 16 giugno, alla presenza del Cardinale Bagnasco, il ministro della difesa Pinotti dichiara alla Stampa “La crescita di Ansaldo Energia sull’area dell’lLVA, è un simbolo del Paese e di come le cose funzionano quando si fa sistema, a prescindere dal colore politico”….LEGGI

Le aree ILVA di Cornigliano dopo la dismissione degli impianti a caldo, in attuazione del processo europeo di ristrutturazione del settore siderurgico iniziato a partire dagli anni 80, sono oggetto di un accordo di programma per la riconversione delle lavorazioni ed il mantenimento dell’occupazione, la cui ultima revisione risale al 2005.

Le dure lotte che si sono susseguite negli anni, portate avanti dai lavoratori dell’ILVA, evidentemente hanno fatto sì che l’accordo di programma non fallisse.

Gli ultimi scioperi con manifestazione risalgono all’ inizio giugno dove i lavoratori dell’ILVA supportati dalla solidarietà degli altri lavoratori delle altre aziende genovesi hanno sfilato per il centro cittadino per ricordare che gli accordi vanno rispettati…LEGGI

 La politica di tutti gli orientamenti, all’unisono, è d’accordo a portare avanti le richieste espresse dai lavoratori dell’ILVA.

Indubbiamente con queste azioni di rivendicazione dei propri diritti i lavoratori dell’ILVA si sono guadagnati il rispetto delle autorità politiche e religiose a tutti i livelli.

Per i 65.000 lavoratori dipendenti, per i 31.000 iscritti alle liste dell’ufficio provinciale del lavoro della provincia di Savona, al maggio 2016, ed i loro rappresentanti la strada è ancora molto in salita.

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