LA VIABILITÀ DI VILLAPIANA. LUCI ED OMBRE

Da A Campanassa del 2016 di Massimo Iacono

Abbiamo ritenuto di riproporre questo articolo, tale e quale fu pubblicato nel 2008, perchè riteniamo sia il caso di rinfrescare la memoria ai nostri Amministratori. Noi la pensiamo fermamente sempre così.

– Mi piace rendere partecipi i soci de “A Campanassa” e tutti i Savonesi di quello che io penso su ciò che sta accadendo ad uno dei quartieri, secondo me, più intraprendenti e vivi della nostra città, il quartiere di Villapiana.

Circa un anno fa’ è stata cambiata la viabilità stradale del quartiere per renderlo meno inquinato, per renderlo più vivibile, per renderlo più sicuro ai pedoni e per rendere il traffico più fluido, premesso che secondo me la perfezione non esiste, ritengo che si sia fatto un bel passo in avanti. APRITI CIELO, tuonano alcuni residenti di via Torino e via Piave, formando un comitato auto proclamatosi “comitato di Villapiana” e apparendo con articoli pubblicati sui quotidiani locali affinché si faccia retromarcia sulla nuova viabilità (faccio presente che il quartiere di Villapiana fa 13.000 Tredicimila abitanti ed il comitato ne rappresenta una minimissima parte. Passano i mesi ed il comitato continua, da quello che si legge sui quotidiani locali, asserendo che la nuova viabilità non ha portato benefici al quartiere per quanto riguarda il traffico, la sicurezza stradale, l’inquinamento (atmosferico ed acustico) per non parlare poi dei diversi parcheggi in più. L’amministrazione comunale è corsa più volte ai ripari con delle migliorie, del tipo la doppia corsia in via Torino per far confluire più velocemente le auto verso piazza Saffi, puntualmente una delle due intasate dalle auto ferme in doppia fila, il doppio senso di marcia in via Fiume per permettere agli automobilisti di girare intorno al quartiere senza andare ad interessare via Torino. Niente da fare, si deve tornare indietro alla vecchia viabilità senza pensare cosa comporta tornare indietro per gli abitanti di via Cavour, via San Lorenzo, via Verdi e di tutte le vie limitrofe interessate dall’inquinamento, che a dire delle autorità competenti risultava essere da anni una porzione di città ad altissimo livello di inquinamento. Nel frattempo viene svolta una raccolta di firme coinvolgendo chiunque, anche chi non fosse residente. Anni fa c’era la possibilità di costruire un nuovo ponte sul torrente Letimbro all’altezza di via Alessandria – via Acqui per convogliare il traffico in Corso Ricci, visto che nel frattempo è stata portata nel quartiere anche l’Agenzia dell’Entrate con la ovvia conseguenza di aver portato una maggiore affluenza di traffico automobilistico. Del ponte, chissà perché, neanche l’ombra. Sarei curioso di sapere che fine ha fatto e le motivazioni (forse poteva dare fastidio la presenza di un’Ipermercato, visto che lo sbocco del ponte sarebbe stato nelle sue vicinanze o forse poteva dare fastidio a qualche politico abitante in zona, chissà) una cosa è certa, del ponte non si ha più notizie, se non dichiarazioni del tipo: si dovrebbe… faremo… ci sarebbe la possibilità… dobbiamo farlo… ma!!!

Mi piacerebbe anche ricordare che con il passare del tempo, visto che a Savona abbiamo le strade di cinquantanni fà con un numero di automobili spaventosamente superiore a quel tempo, la periferia stà venendo risucchiata dal centro, con benefici ma con tutte le problematiche che essa comporta le- gate alla viabilità, all’inquinamen- to e ovvie ripercussioni sulla vita dei quartieri. Detto questo si potrebbe ipotizzare la possibilità di tener conto di tutte quelle strade ancora sterrate che corrono alle spalle dei nostri quartieri, faccio un esempio: gli antichi percorsi che da Miramare arrivano sino a Montenotte toccando i quartieri di Valloria, Villetta, Villapiana alta (Pippo Garibaldi) la Rusca, Lavagnola, Santuario. Sembra un paradosso ma se non si comincia ad ampliare la visuale delle cose ci ritroveremo soffocati sempre di più. Ma torniamo al nostro beneamato quartiere di Villapiana.

Visto che alcuni cittadini di Savona sembrano soffrire della perdita di memoria, vorrei ricordare come erano via Cavour, via San Lorenzo e via Verdi con la vecchia viabilità: un’imbuto pieno di smog, ed era un terno al lotto per non dire un 6 al superenalotto, per bambini, anziani, mamme con passeggini, portatori di handicap in carrozzina e non solo, attraversare incolumi le vie in questione con il doppio senso di marcia. Non dimentichiamoci che, cosa molto importante,sulla direttrice via San Lorenzo e via Verdi ci sono, un asilo nido comunale, due scuole materne, una scuola elementare, una scuola media, un liceo, e dei giardini pubblici con giochi, molto frequentati dai bambini del quartiere e dagli anziani per scambiare quattro chiacchiere tra loro. Con il ritorno alla vecchia viabilità il tutto ricadrebbe a vivere nello smog più profondo, i nostri figli avranno già un vita difficile da affrontare per il futuro, non facciamogli respirare un maggior inquinamento, per ultimo una perdita dei nuovi parcheggi usciti fuori grazie alla nuova viabilità che di questi tempi, visto la carenza del quartiere, non fanno mai male. Nessuno vuole nascondere che con la nuova viabilità, via Torino e via Piave siano interessate da un maggior flusso di automobili, rispetto al passato, nelle ore di punta (8.30- 9.30 e 18.00-19.00) come anche via Cavour, via San Lorenzo e via Verdi nelle medesime ore, visto che il 90% delle automobili in entrata nel quartiere transita per quella direttrice. Come scritto nelle righe precedenti si dovrebbe seriamente attuare una soluzione per agevolare le automobili in uscita dal quartiere con la costruzione del nuovo ponte sul fiume Letimbro, soluzione ideale vi- sto che il quartiere ha visto negli ultimi anni un incremento del traffico dovuto anche all’apertura dei nuovi uffici dell’Agenzia dell’Entrate in via Alessandria e le nuove costruzioni edilizie al posto della vecchia fabbrica Magrini. Si è sentito anche parlare della nuova bretella nei pressi del parcheggio ex Italgas di via Piave, per agevolare le automobili in uscita verso Corso Ricci senza farli transitare in P.zza Saffi, via Venezia e via Don Bosco, agevolando il traffico anche nella rotonda della piazza che ricordo, ora a norma di Legge, certo tutte possibilità costose, ma necessarie, per la salvaguardia della salute, che quella si non ha prezzo. Vorrei chiudere ricordando alla classe politica locale, all’amministrazione comunale e non solo, che devono prendere la giusta decisione sulla viabilità del quartiere, di valutare con attenzione tutte le problematiche legate alla popolazione, i pro ed i contro delle due viabilità (vecchia e nuova) e di fare la scelta giusta, non facendosi influenzare da chi grida di più, o ha modo di farsi sentire sui quotidiani locali, forse perché i propri clienti non possono più fermarsi in doppia fila per fare la spesa, ma anche tenendo conto di quella popolazione del quartiere (e vi garantisco, la maggioranza, compresi bambini e anziani) che non avendo modo di far sentire la propria voce, deve magari subire una minoranza. Ho lascia- to per ultimissimo una nota molto importante, un’appello ai cittadini di Villapiana che come me vive nel quartiere e non è d’accordo nel tornare indietro con la viabilità e so che sono la maggioranza: ricordatevi che le decisioni da prendere devono essere solo ed esclusivamente nell’interesse di tutti i cittadini di Villapiana e non servire interessi di parte, velleità elettorali di qualcuno, la prepotenza di pochi. RICORDATEVELO!!!!!!!!!!

Massimo Iacono

In sintesi

– Rilevato, ancora una volta, che si è consentito l’enorme sviluppo del quartiere di Villapiana, la Rusca, Lavagnola, senza adeguare la viabilità. Le strade sud/nord e viceversa, sono infatti quelle del secolo scorso.

– Preso atto che il quartiere di Villapiana, tutto il quartiere, ha subito e subisce da anni e anni uno stato di inquinamento atmosferico e acustico a livelli di grande pericolosità, è forse il più alto della città, ed è, in buona parte, a causa di una viabilità assolutamente inadeguata ed assurda;

– Preso atto allo stato dei fatti, che ciò che va bene per Via Cavour, Via San Lorenzo, P.zza Brennero, Via Verdi, non va bene per Via Piave, Via Torino, e viceversa;

– Si ritiene di assoluto buon senso mantenere la nuova viabilità, che, anche se non risolutiva di tutti i problemi, è certamente, nel complesso, migliorativa, perché di più equa distribuzione del traffico, di maggior sicurezza in generale, e presenta un notevole incremento di parcheggi.

Riteniamo però necessario e non più procrastinabile:

– Costruire un nuovo ponte sul Letimbro, sulla direttrice Via Alessandria, Via Acqui;

– Programmare la strada di cornice, in collina, e le relative bretelle di collegamento con i quartieri, di cui è privo il levante della città.

n.d.r

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