Vado Ligure, la collina che guarda il porto va all’asta: rischio nuova cementificazione

Un paradiso verde di mezzo milione di metri quadri in vendita per 229 mila euro: tra appetiti edilizi, vecchi sogni di “Cittadelle dello sport” e timori per il futuro del paesaggio

Martedì alle 13, nell’aula del Tribunale di Savona, andrà all’asta un pezzo di Vado Ligure che vale più per la vista che per il prezzo.
Per 229 mila euro – poco più del costo di un bilocale vista mare – ci si può infatti aggiudicare una collina intera, 503 mila metri quadri di boschi, prati e uliveti che dominano il porto di Vado e la costa di Bergeggi. Un luogo rimasto intatto, che ora rischia di diventare il prossimo terreno di conquista della speculazione.

L’asta giudiziaria nasce dal fallimento della Geo Sviluppo Immobiliare Italia srl, una delle società riconducibili all’imprenditore albenganese Andrea Nucera, già protagonista di numerose operazioni edilizie nel ponente ligure.
E proprio quella collina, negli anni Duemila, era stata al centro di un progetto mastodontico: la “Cittadella dello sport”, con campi, residenze turistiche e un parco urbano.
Un sogno di cemento poi bocciato dalla Regione Liguria nel 2011, perché in contrasto con il Piano paesistico provinciale. Ma il rischio che qualcuno ci riprovi resta.

Oggi i terreni – distribuiti tra le località Val Gelata, Cheia, Ciasa, Cappella, Scoglietti, Bricco e Contrà – sono formalmente destinati ad uso agricolo e forestale. Si possono costruire solo malghe, fienili e strutture per attività rurali. Tuttavia, come spesso accade, un cambio di destinazione d’uso potrebbe ribaltare le carte in tavola.
E con la “vocazione turistica” evocata in ogni piano urbanistico, la tentazione di trasformare il verde in “valore immobiliare” è dietro l’angolo.

La perizia depositata in tribunale descrive l’area come “un ampio versante collinare privo di urbanizzazioni, accessibile solo da una strada bianca, immediatamente a monte della zona portuale”. Un luogo ancora integro, che rappresenta una delle ultime aree naturali tra Vado e Bergeggi.

Ma la domanda è inevitabile: resterà tale?
Con un porto in continua espansione, nuovi insediamenti logistici e pressioni crescenti sul territorio, l’asta di martedì potrebbe segnare l’inizio di una nuova stagione di appetiti immobiliari.
E quella che oggi è una montagna verde, domani potrebbe diventare una collina di cemento con vista container.

 

Questa zona è stata percorsa da incendio nel 2017 e quindi per 15 anni non possono cambiare la destinazione d’uso dell’attuale prg di vado ligure oramai scaduto perché del 1977…

Art.10 in tutti gli atti di compravendita di aree e immobili situati nelle predette zone, stipulati entro quindici anni dagli eventi previsti dal presente comma, deve essere espressamente richiamato il vincolo di cui al primo periodo, pena la nullità dell’atto…LEGGI

 

Apn area agricola di protezione naturale…..non si può costruire

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