Un fatto increscioso a Vado Ligure nell’area camper

Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Vorrei mettervi al corrente di un fatto increscioso capitatomi stamane a Vado Ligure (SV).
Sono una camperista e, volendo parcheggiare nell’area attrezzata comunale posta in via Aurelia, mi sono presentata alla sbarra alle ore 8, come da regolamento ed ho notato che la stessa non si apriva in quanto, premendo il tasto non mi veniva rilasciato il biglietto. Dopo un paio di tentativi ho chiamato il numero di cellulare apposto sulla macchinetta e mi ha risposto una voce femminile, la quale, in maniera piuttosto scocciata mi chiede innanzitutto che ore sono, poi rendendosi conto che l’orario è corretto, dice che probabilmente l’altezza del mio furgone non è sufficiente per coprire la fotocellula. Dopo le mie insistenze mi dice che avrebbe mandato qualcuno.  L’attesa si è protratta per diversi minuti, allorché ricompongo il numero per chiedere se potessi essere informata circa la tempistica.
A questo punto il tono si fa astioso e con fare arrogante mi dice che hanno mezz’ora per intervenire, che la stessa non è passata, per cui devo stare buona e aspettare ed approfitta per redarguirmi dicendo di non prendere più il pulsante perché il meccanismo non di sarebbe più sbloccato, che mi vedeva dalla telecamera e che il furgone giallo che era parcheggiato sulla statale era lì per risolvere.
Peccato che dal furgone giallo nessuno fosse sceso e che non lo avrebbe fatto per un po’.
Poi è arrivato il signore che non aveva idea di cosa fare e, dopo alcuni goffi tentativi, trasforma la chiamata in videochiamata per essere istruito step by step dalla signora di cui sopra.
Dopo un po’, al mio sarcastico “andiamo bene”, il signore di stizzisce e mi urla “spenga sto coso che non capisco niente”.
Ho spento dicendo che un per favore non avrebbe fatto male e lui mi ha urlato ancora più forte: ora vada indietro e ritorni qui che vediamo se va, con ordine perentorio, come se di trattasse di un comandante di brigata.
Eseguo l’ordine ribadendo che il per favore comunque sarebbe stato gradito, dato che entro pagando e non gratuitamente. Non ero ancora posizionata nello stallo che ricevo una chiamata dalla signora sopracitata che mi urla di andarmene che i miei soldi non le servono. Le metto giù il telefono chiedendole di lasciarmi parcheggiare in pace e non contenta mi richiama urlandomi di aspettarla che sarebbe venuta nel pomeriggio con il marito e con i vigili…sono in attesa e non ho parole.
Ho immediatamente chiamato la ditta che si occupa della gestione di questo posto inoltrando regolare reclamo con i miei estremi. Spero che qualcuno provveda a sollevare questa signora da un incarico che è per lei evidentemente troppo gravoso.
Scrivo la presente dietro suggerimento di una signora del posto che si è scusata con me a nome di tutti i cittadini, dopo aver sentito per caso il mio racconto…
Grazie per l’:attenzione
Giuseppina Casillo
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