Siamo proprio in un momento di decadenza.

Pare che ci sia a Torino un Liceo che, per seguire la moda odierna, abbia eliminato di chiamare gli studenti maschi e femmine, ma faccia usare un asterisco privo di una caratterizzazione di genere maschile e femminile per (secondo me in modo assurdo e magari anche un po’ antiscientifico) non fare differenze di identità. Quando ero studente del secondo anno della facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Genova, se all’esame di anatomia umana normale, non avessi considerato anatomicamente il maschio diverso dalla femmina, il Grande Prof Rossi De Rubens, anatomista insigne all’esame di anatomia, mi avrebbe fatto un “ mazzo” gigantesco e non avrei certamente potuto diventare medico. Ormai stiamo andando fuori dalla realtà e non si vuole più credere alla scienza. Ritengo che molti, a questo punto dovrebbero ripassare un po’ le proprie conoscenze scientifiche, senza fare confusione. Siamo come fossimo verso la fine dell’Impero Romano verso un grave momento di decadenza. Speriamo di aver già toccato il fondo del pozzo , per riuscire ad usare nuovamente l’Encefalo per pensare e capire le cose e non come se avessimo una sintomatologia da Encefalopatia involutiva progressiva!

Renato Giusto Consigliere comunale di savona

Condividi

Lascia un commento