Schirru, caccia agli astenuti per il ribaltone

 

C’è stato un momento, intorno all’ora di cena di ieri, che Marco Russo ha accarezzato il sogno di essere eletto sindaco al primo turno. Non ce l ‘ha fatta ma l’aver lasciato Schirru indietro di dieci punti è un ottimo viatico per il ballottaggio. Ora il centrodestra ha quindici giorni di tempo per recuperare 2.500 voti. Impresa titanica anche perché pur andando a pescare a piene mani fra gli elettori di Versace e Aschei, non colmerebbe comunque il distacco dal candidato del centrosinistra. E allora non resta altra strada che la caccia agli astenuti, mai così tanti nella storia delle elezioni comunali a Savona. Ed è questa una brutta notizia anche per Russo la cui proposta politica, pur per ora vincente, non ha sfondato, se è vero che un savonese su due (complice anche il nubifragio) ha disertato le urne. Meles ha garantito ai Cinquestelle la tenuta di quei 2.500 voti che sono ormai il target del movimento. Discreto il risultato di Aschei, se si pensa che è uscito dal nulla. Fallimentare l’esperienza di Versace. Al ballottaggio Russo si presenterà con la stessa compagine. Assai improbabile un apparentamento con i Cinquestelle.

 Bruno Lugaro

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